Edipo: il maschile e il femminileQuello che Freud definisce complesso di Edipo è una delle tappe dello sviluppo psichico di ogni bambino, che consiste nel rifiuto, inconscio, del genitore del proprio sesso dovuto alla proiezione amorosa nei confronti del genitore del sesso opposto. È, quindi, un luogo centrale all’interno della teoria freudiana per spiegare la differenziazione di maschile e femminile.

Nella tragedia di Sofocle, Edipo re, Laio – sovrano di Tebe – riceve dall’indovino Tiresia la profezia che suo figlio l’avrebbe ucciso. Quando nasce Edipo, quindi, il sovrano incarica a un suo schiavo di sbarazzarsi del neonato ma lo schiavo lo mette in salvo. Edipo cresce, diventa adulto e torna alla sua città d’origine. Sulla strada per Tebe incontra Laio; tra i due si accende una contesa per una questione di precedenza e, nella lite, il figlio che non sa di aver di fronte il proprio vecchio padre, lo uccide. A Tebe, Edipo viene proclamato re e prende in sposa la vedova di Laio, Giocasta. Solo molti anni dopo Edipo verrà a sapere chi è veramente. Apprendendo di aver ucciso suo padre e di essersi congiunto con sua madre. Per la disperazione si accecherà e verrà allontanato dalla città.

Secondo Freud, nei primi anni di vita, il figlio maschio attratto dalla madre impara a imitare il padre e così facendo crea la propria identità maschile. Il bambino apprende l’identità e la relazione: competere con il padre per prendere il suo posto; amare la madre per imparare ad amare il genere altro da sé. Nel caso della figlia femmina, la geometria delle relazioni si rovescia: la figlia vuole prendere il posto della madre per sedurre il padre. Tuttavia lo sviluppo della psiche femminile appare anche a Freud più complesso di quello maschile perché il femminile nasce già relazionale, porta in sé la generazione e quindi il rapporto con l’altro.

Crediti
 Stefano Mistura
 Freud e la nascita della psicoanalisi
  https://youtu.be/qw2LvB0EIH0
  Il pensiero non ha tempo. Questa è la differenza tra il pensiero e il sogno. Il pensiero in un secondo può vedere tutto. Può sperimentare l'eternità. E ho fatto questa scoperta: gli esseri umani non arriveranno all'immortalità espandendo il tempo, ma dividendolo.
— Haruki Murakami, La fine del mondo e il paese delle meraviglie

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Sergio Parilli
 Anna Maria T.




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