Edith Schiele, Dying. Questo commovente lavoro dell’Espressionismo è conservato presso il Leopold Museum di Vienna ed è stato realizzato nel 1918.
L’opera ritrae Edith Schiele, la moglie dell’artista, nel suo letto di morte. Realizzata con carboncino nero su carta marrone, la composizione misura 43,8×29,5 cm. Schiele, con la sua maestria nel tratto, cattura la fragilità e la sofferenza del corpo malato, esprimendo un profondo senso di empatia e introspezione.
Il disegno rappresenta Edith distesa sul letto, avvolta da lenzuola bianche. Il suo volto pallido e le sue mani affrante suggeriscono una condizione di malattia avanzata. Schiele utilizza linee intense e decise per evidenziare l’angoscia e la vulnerabilità della figura, trasmettendo una potente carica emotiva.
La scelta del carboncino nero su carta marrone conferisce all’opera un’atmosfera intima e struggente. Schiele crea un contrasto tra la morbidezza del soggetto e la ruvidezza del supporto, creando un effetto visivo che amplifica l’emozione trasmessa dall’opera.
La firma di Schiele si trova in basso a sinistra e include la data EGON SCHIELE gez. [disegnato] 27. X. abds. [di sera] / 28. Oktober 1918. Questa specifica datazione testimonia l’importanza dell’opera nella fase finale della vita dell’artista e l’intensità emotiva che l’ha ispirata.
Non abbiamo informazioni specifiche riguardo alle mostre in cui l’opera è stata esposta. Tuttavia, possiamo affermare che Edith Schiele, Dying rappresenta un punto culminante della produzione artistica di Schiele ed è considerata una delle sue opere più significative.
Attraverso questo ritratto di sua moglie morente, Schiele affronta il tema universale della morte e della sofferenza umana. Il suo stile espressivo e il suo uso intenso del tratto trasmettono un senso di intimità e di connessione emotiva con lo spettatore.
L’opera di Schiele va oltre la semplice rappresentazione fisica e penetra nell’interiorità e nella psicologia del soggetto. Edith Schiele, Dying invita a una riflessione profonda sulla fragilità della vita, la mortalità e il valore dell’amore e dell’empatia.
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Karl Marx Il CapitaleL'arte è la più alta forma di esperienza umana.
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Roberto CalassoMi piace la gente che sa ascoltare il vento sulla propria pelle, sentire gli odori delle cose, catturarne l'anima. Quelli che hanno la carne a contatto con la carne del mondo. Perché lì c'è verità, lì c'è dolcezza, lì c'è sensibilità, lì c'è ancora amore.
Alda MeriniI vostri figli non sono i vostri figli. Sono i figli e le figlie della brama che la Vita ha di sé. Essi non provengono da voi, ma per tramite vostro, e benché stiano con voi non vi appartengono.
Khalil Gibran
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Il cuore di Egon Schiele: un viaggio nell’anima di M. Schneider
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