L’uomo non è più un essere spirituale che si pone domande senza risposta. La domanda sul senso della vita viene sostituita dal fine. Il fine è la felicità e la politica lo realizzerà… Chi tiene alla civiltà e alla vita intellettuale non può che guardare con sgomento alla storia europea del ventesimo secolo. In quanti lo hanno fatto? Quanti letterati, scrittori, poeti, artisti e scienziati hanno messo da parte con noncuranza il vivere civile per schierarsi con il trionfo della menzogna, con la dittatura e la violenza…Perché questo tradimento della nobiltà dello spirito?
La seduzione del potere è una delle ragioni principali. Esercitare finalmente influenza, essere ascoltati, meglio ancora se ammirati. Niente dà più dipendenza del potere e della fama. E per mantenere questo status, per continuare a essere un ideologo di partito, o un leader dell’opinione pubblica…occorre adeguarsi continuamente. Se c’è un luogo dove regna il conformismo, è tra gli intellettuali politicizzati.”
Elogio di una virtù perduta
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