Prendiamo il vaiolo e le pratiche di inoculazione a partire dal XVIII secolo: non si tratta d’imporre una disciplina, ma di sapere quante persone sono affette dal vaiolo, a che età, con quali effetti, con quale mortalità, con quali lesioni o postumi, con quali rischi derivanti dall’inoculazione, con quali effetti statistici sulla popolazione in generale. Il problema riguarda le epidemie e le campagne mediche grazie alle quali si cerca di arrestare i fenomeni sia endemici sia epidemici. A tal riguardo, basta considerare tutte le leggi e gli obblighi disciplinari su cui si basano i moderni meccanismi di sicurezza per capire che non c’è una successione legge-disciplina-sicurezza, ma che la sicurezza è una certa maniera di aggiungere e far funzionare, oltre ai propri meccanismi, anche le antiche armature della legge e della disciplina. L’economia generale del potere si è trasformata all’insegna della sicurezza.
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