![Era di nuovo Lucio Medina Era di nuovo Lucio Medina](https://biropress.files.wordpress.com/2018/10/sp-la-banda.jpg)
Essenzialmente (ma è proprio l’essenziale che sfugge) sarebbe così: fino a quel momento lo aveva colpito una serie di elementi anomali slegati: il falso programma, gli spettatori inappropriati, la banda illusoria in cui la maggioranza degli elementi era falsa, il direttore fuori posto, la finta sfilata, e lui stesso coinvolto in una cosa che non lo riguardava. Di colpo gli parve di capire in termini che eccedevano tutto infinitamente. Sentì come se gli fosse stato dato di vedere finalmente la realtà. Un momento della realtà che gli era sembrata falsa perché era quella vera, quella che ora non vedeva più. Ciò cui aveva appena presenziato era il vero, cioè il falso. Non sentì più lo scandalo di trovarsi attorniato da elementi che non si trovavano al loro posto perché, essendo conscio di un mondo altro, comprese che quella visione poteva essere ampliata alla strada, al Galeón, al suo abito azzurro, al suo programma per la serata, al suo ufficio di domani, al suo piano di economie, alle sue vacanze di marzo, alla sua amica, alla sua maturità, al giorno della sua morte. Per fortuna non continuava a vedere in questo modo, per fortuna era di nuovo Lucio Medina. Ma solo per fortuna.
Quotes per Julio CortázarAllora le mie mani cercano di affondare nei tuoi capelli, carezzare lentamente la profondità dei tuoi capelli mentre ci baciamo come se avessimo la bocca piena di fiori o di pesci, di movimenti vivi, di fragranza oscura. E se ci mordiamo il dolore è dolce, se soffochiamo in un breve e terribile assorbire simultaneo del respiro, questa istantanea morte è bella. E c'è una sola saliva e un solo sapore di frutta matura, e io ti sento tremare stretta a me come una luna nell'acqua. Il gioco del mondo
Da qualche parte deve pur esserci un immondezzaio dove si sono accumulate le spiegazioni. Una cosa soltanto inquieta in questo santificato panorama: ciò che potrà accadere il giorno in cui qualcuno arrivi a spiegare anche l'immondezzaio.
Tutto ciò che vorrei da te sono quelle cose quotidiane, l'odore del tuo corpo, sapere cosa pensi di qualsiasi cosa, di te, di me, del nostro ambiente. Che tu guardi oltre il mio aspetto fisico, che mi ricordi con passione, e che il piacere che insieme inventiamo sia un altro segno della libertà.
Un cronopio trova un fiore solitario in mezzo ai campi. Dapprima lo vuole strappare, ma pensa che sia una crudeltà inutile e si inginocchia accanto a lui e gioca allegramente con il fiore, ossia: gli accarezza i petali, soffia su di lui per farlo danzare, ronza come un'ape, ne annusa il profumo, e infine si sdraia sotto il fiore e si addormenta avvolto in una grande pace. Il fiore pensa: «È come un fiore». Fiore e cronopio
Occorre lottare contro la lingua affinché non imponga le sue formule, i suoi cliché, le frasi fatte, tutto ciò che caratterizza così bene un cattivo scrittore.
Ancora nessun commento