Weiblicher Halbakt mit grünen Strümpfen
Non era che certe cose non la interessassero: il fatto era soltanto che lei viveva nel suo mondo. Una cosa le passava vicino senza nemmeno toccarla; un’altra la sfiorava appena; una terza suscitava una scintilla, un corto circuito, poi si spegneva; una quarta infine s’impadroniva completamente di lei e diventava la sua idea fissa. Probabilmente, quando il lavoro le piaceva, lavorava nello stesso modo in cui aveva visitato Kiev: correndo come una matta. Così, tutto quello che era accaduto a Vadim negli anni precedenti, l’aveva sfiorata come una cometa venuta da lontano: l’aveva toccata, aveva fatto scoccare una scintilla abbagliante e s’era spenta. Era una cosa lontana, incomprensibile, che non rientrava in nessuno schema; era un’astrazione di cui non aveva grande bisogno; e proprio questa era la cosa più tremenda. Invece i suoi versi di vent’anni prima le erano cari e, come tutti stava a dimostrare, necessarissimi. Per lui invece tutto ciò non era che “trapassato remoto», come soleva dire un vecchietto in prigione.

Crediti
 Viktor Nekrasov
 Kira Geòrgievna
 SchieleArt •  Weiblicher Halbakt mit grünen Strümpfen • 1917