Esiste più una parola a titolo gratuito in Europa?
Di fronte a tanta scelleratezza economicista, chiunque capisce che l’Europa si regge su fondamenta marce, profondamente menefreghiste e cinicamente mercantili, di sfruttamento a man bassa della sua cosiddetta dolcezza di vivere (venuta meno ben prima dell’Is anche per chi ha i soldi per permettersela, ma l’icona da luogo comune è quella, la sua aura sopravvive alla cosa morta, è tenuta in vita dal mercato che alimenta; dimmi tu che razza di relazioni stabilisce un turista o un viaggiatore o uno stanziale parziale come me a parte quelle con commercianti, personale alberghiero, agenzie affittuarie di appartamenti privati, taxisti, ristoratori eccetera: esiste più una parola a titolo gratuito in Europa?).

Crediti
 Aldo Busi
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