Si è arrivati a questo: siedo sotto un albero, sulla sponda d’un fiume in una mattina assolata. È un evento futile e non passerà alla storia. Non si tratta di battaglie e patti, di cui si studiano le cause, né di tirannicidi degni di memoria.
Comunque siedo su questa sponda, è un fatto. E se sono qui, da qualche parte devo pur essere venuta, e in precedenza devo essere stata in molti altri posti, esattamente come i conquistatori di terre lontane prima di salire a bordo.
Anche l’attimo fuggente ha un ricco passato, il suo venerdi prima del sabato, il suo maggio prima di giugno. Ha i suoi orizzonti non meno reali di quelli nel cannocchiale dei capitani.
Quest’albero è un pioppo radicato da anni. Il fiume è la Raba, che scorre non da ieri. Il sentiero è tracciato fra i cespugli non dall’altro ieri. Il vento per soffiare via le nuvole prima ha dovuto spingerle fin qui.
E anche se nulla di rilevante accade intorno, non per questo il mondo è più povero di particolari, peggio fondato, meno definito di quando lo invadevano i popoli migranti.
Il silenzio non accompagna solo i complotti, né il corteo delle cause solo le incoronazioni.
Possono essere tondi non solo gli anniversari delle insurrezioni, ma anche i sassolini in parata sulla sponda, Fitto e intricato è il ricamo delle circostanze.
Il punto della formica nell’erba.
L’erba cucita alla terra.
Il disegno dell’onda in cui si infila un fuscello.
Si dà il caso che io sia qui e guardi.
Sopra di me una farfalla bianca sbatte nell’aria ali che sono solamente sue, e sulle mani mi vola un’ombra, non un’altra, non d’un altro, ma solo sua.
A tale vista mi abbandona sempre la certezza che ciò che è importante sia più importante di ciò che non lo è.
Il mito di Sisifo di Albert Camus
In questo saggio, Camus esplora l’assurdità dell’esistenza umana e come l’individuo possa trovare significato in un mondo privo di scopo. Il tema dell’assurdità è trattato attraverso la filosofia dell’esistenzialismo, che rispecchia la ricerca di significato nei dettagli minimi della vita quotidiana.
La nausea di Jean-Paul Sartre
Sartre narra la storia di un uomo che si scontra con l’irrazionalità e l’angoscia dell’esistenza. Il protagonista riflette sulla vacuità del mondo e sulla propria solitudine, temi centrali nella filosofia esistenziale che esplora la condizione dell’individuo in un universo privo di senso.
La ricerca del tempo perduto di Marcel Proust
Un’opera che esplora il ricordo, la memoria e l’esperienza vissuta. Proust indaga sulla percezione del tempo e dei momenti quotidiani che, seppur fugaci, acquisiscono significato nel contesto dell’esistenza e nella riflessione introspettiva dell’individuo.
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