Antico, sono ubriacato dalla voce
ch’esce dalle tue bocche quando si schiudono
come verdi campane e si ributtano
indietro e si disciolgono.
[…]
Come allora oggi in tua presenza impietro,
mare, ma non più degno
mi credo del solenne ammonimento
del tuo respiro. […]
[…] mi era in fondo
la tua legge rischiosa; esser vasto e diverso
e insieme fisso: e svuotarmi così d’ogni lordura
come tu fai che sbatti sulle sponde
tra sugheri alghe asterie
le inutili macerie del tuo abisso.
Ossi di Seppia
1924
Mediterraneo
SchieleArt • Heritage Images Self Seers II (Death and Man) • 1911
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