Farceur flaubertiani
Ricordò altri imbecilli che lui e lei avevano studiato assieme, uno studio condotto con una specie di disgusto entusiastico e avido. Individui che si ubriacavano di birra in bar sudici, l’atto del pensare sostituito con loro piena soddisfazione dalla musica della radio a volume bestiale. Assassini. Il rispetto che un magnate del mondo degli affari suscita nella propria città. Critici letterati che elogiano i libri di loro amici o fautori. Farceur flaubertiani. Confraternite, ordini mistici. Persone che si divertono a guardare gli animali ammaestrati. Iscritto a circoli di lettura. Tutto coloro che sono in quanto non pensano. Il contadino parsimonioso. Il politico dalla voce tonante. I parenti di lei – la sua famiglia spaventosamente priva di senso dell’umorismo. A un tratto, nitida come una di quelle immagini che precedono il sonno o come la figura di una dama dalle vesti vivaci su una vetrina istoriata, lei scivolò davanti alla retina di Krug, di profilo, reggendo qualcosa – un libro, in infante, o semplicemente facendo asciugare lo smalto rosso ciliegia sulle unghie – e il muro svanì, e il torrente riprese a scorrere.

Crediti
 Vladimir Nabokov
 Un mondo sinistro
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