Si sente ripetere continuamente da più parti che la situazione è giunta a un punto limite, che le cose sono ormai diventate intollerabili e che occorre un cambiamento. A ripeterlo, però, sono soprattutto i politici e i giornali che vorrebbero guidare il cambiamento in modo che nulla, alla fine, veramente muti. Quanto alla maggioranza degli italiani, sembra che essi stiano a guardare silenziosamente l’intollerabile, come se lo spiassero immobili davanti a un grande schermo televisivo. Ma che cosa è propriamente insopportabile oggi in Italia? Certamente e innanzitutto questo silenzio, questo ritrovarsi senza parole di un intero popolo di fronte al proprio destino.
Ricorda, quando proverai a parlare, che non potrai far ricorso ad alcuna tradizione, che non potrai giovarti di alcuna delle parole che suonano bene, libertà, progresso, Stato di diritto, democrazia, diritti dell’uomo. Ancor meno potrai far valere credenziali di rappresentante della cultura italiana o dello spirito europeo. Dovrai provarti a descrivere l’intollerabile senz’aver nulla per tirartene fuori. Restare fedele a quell’inspiegabile silenzio. Alla sua insopportabilità, potrai rispondere solo con mezzi ad essa immanenti.
Fedele a quell’inspiegabile silenzio
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