La cosa più terribile, per un uomo della mia età, è sentirsi Cassandra e accorgersi di aver ragione. È così ovvio che stiamo andando verso l’abisso. E la guerra è una scorciatoia, ma ci saremmo arrivati comunque, ecologicamente, socialmente, da tutti i punti di vista.
Tutti corrono, ma verso dove, alla ricerca di cosa? Perché? Molti sentono che questo correre non ci si addice e che ci fa perdere tanti vecchi piaceri. Ma chi ha ormai il coraggio di dire: Fermi! Cambiamo strada!.
Eppure, se ci fossimo persi in una foresta, o nel deserto, faremmo di tutto per trovare una via d’uscita! Perché non fare lo stesso con questo benedetto modello fondato sulla crescita, che ci rende più ricchi, più sani, più belli, ma in fondo sempre meno felici?
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Povertà di ideali e valori dei partiti
28/10/2022Mi torna alla memoria, delle numerose interviste che ho fatto a Mattarella, quella su Ciampi nel giorno della sua scomparsa, perché delinea rispecchiamenti precisi tra i due ex governatori di Bankitalia divenuti premier. Di Ciampi, il presidente ammirava «la chiarezza delle analisi e la serenità nel considerare le proposte che gli venivano avanzate… la pacatezza e la capacità persuasiva con cui conduceva a condividere le sue ragioni… la misura, l’equilibrio, la rettitudine, lo spirito di servizio.
Silenziosa luna
19/11/2018Si dice che ci siano vari modi di mentire, ma il più ripugnante di tutti è dire la verità, tutta la verità
Preferirei di no
17/11/2018Nessun modello matematico […] avrebbe potuto prevedere il maremoto che la notte del 28 dicembre 1908 colpisce Messina e Reggio Calabria. Le vittime sono oltre centomila: una cifra esatta non è mai stata data. Immensi i danni. Caotici e dispersivi i soccorsi che impiegano giorni e giorni per raggiungere le zone devastate.
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