(Esiste) una filiazione filosofica antica che, dal platonismo fino alle sette stoiche ed epicuree, e poi passando attraverso il cristianesimo, tende profondamente a dimenticare il rapporto organico del desiderio con il significante, a escludere il desiderio dal significante, a ridurlo, a motivarlo in una certa economia del piacere, a eludere ciò che vi è in esso di assolutamente problematico, di irriducibile e, per essere esatti, di perverso, a eludere il carattere essenziale, vivace delle manifestazioni del desiderio umano, di cui dobbiamo mettere in primo piano il carattere non solo inadatto e inadattabile, ma fondamentalmente marchiato e pervertito.
Filiazione filosofica antica
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