Filosofia del dio silvestre
Ora si apre a noi per così dire la montagna incantata dell’Olimpo e ci mostra le sue radici. Il Greco conobbe e sentì i terrori e le atrocità dell’esistenza: per poter comunque vivere, egli dovette porre davanti a tutto ciò la splendida nascita sognata degli dèi olimpici. L’enorme diffidenza verso le forze titaniche della natura, la Moira spietatamente troneggiante su tutte le conoscenze, l’avvoltoio del grande amico degli uomini Prometeo, il destino orrendo del saggio Edipo, la maledizione della stirpe degli Atridi che costringe Oreste al matricidio, insomma tutta la filosofia del dio silvestre con i suoi esempi mitici, per la quale perirono i melanconici Etruschi – fu dai Greci ogni volta superata, o comunque nascosta e sottratta alla vista, mediante quel mondo artistico intermedio degli dèi olimpici. Fu per poter vivere che i Greci dovettero, per profondissima necessità, creare questi dèi. Nel mondo olimpico, la volontà ellenica si pose di fronte a uno specchio trasfiguratore. Così gli dèi giustificano la vita umana vivendola essi stessi – la sola teodicea soddisfacente.

Crediti
 Friedrich Nietzsche
 La nascita della tragedia
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Quotes per Friedrich Nietzsche

Il delinquente molto spesso non è all'altezza della sua azione: egli la riduce e la denigra.

Il giallo profondo e il rosso caldo vuole il mio gusto, che mescola il sangue a tutti i colori.

Il «mondo-verità», inaccessibile, indimostrabile, che non si può promettere, però, neanche se non è che immaginato, una consolazione, un imperativo. (L'antico sole in fondo, ma oscurato dalla nebbia e il dubbio; l'idea divenuta pallida, nordica, koenigsbergica).

Se poi hai un amico che soffre, sii per il suo soffrire un luogo di riposo, ma al tempo stesso un letto duro, un letto da campo: così più che in un altro modo gli gioverai.  Così parlò Zarathustra

Che accadrebbe se, un giorno o una notte, un demone strisciasse furtivo nella più solitaria delle tue solitudini e ti dicesse: «Questa vita, come tu ora la vivi e l'hai vissuta, dovrai viverla ancora una volta e ancora innumerevoli volte, e non ci sarà in essa mai niente di nuovo, ma ogni dolore e ogni piacere e ogni pensiero e sospiro, e ogni indicibilmente piccola e grande cosa della tua vita dovrà fare ritorno a te e tutte nella stessa sequenza e successione […] L'eterna clessidra dell'esistenza viene sempre di nuovo capovolta e tu con essa.  La gaia scienza