Violette kutteCiò che mediante il denaro è a mia disposizione, ciò che io posso pagare, ciò che il denaro può comprare, quello sono io stesso, il possessore del denaro medesimo. Quanto grande è il potere del denaro, tanto grande è il mio potere. Le caratteristiche del denaro sono le mie stesse caratteristiche e le mie forze essenziali, cioè sono le caratteristiche e le forze essenziali del suo possessore.
Ciò che io sono e posso non è quindi affatto determinato dalla mia individualità. Io sono brutto, ma posso comprarmi la più bella tra le donne. E quindi io non sono brutto, perché l’effetto della bruttezza, la sua repulsività, è annullato dal denaro. lo, considerato come individuo, sono storpio, ma il denaro mi procura ventiquattro gambe; quindi non sono storpio. Io sono un uomo malvagio, disonesto, senza scrupoli, stupido; ma il denaro è onorato, e quindi anche il suo possessore. Il denaro è il bene supremo, e quindi il suo possessore è buono. Il denaro, inoltre, mi toglie la pena di essere disonesto, e quindi si presume che io sia onesto. lo sono uno stupido, ma il denaro è la vera intelligenza di tutte le cose; e allora come potrebbe essere stupido chi lo possiede? Inoltre costui potrà sempre comprarsi le persone intelligenti, e chi ha potere sulle persone intelligenti non è più intelligente delle persone intelligenti? Io, che col denaro ho la facoltà di procurarmi tutto quello a cui il cuore umano aspira, non possiedo forse tutte le umane facoltà? Forse che il mio denaro non trasforma tutte le mie deficienze nel loro contrario?
E se il denaro è il vincolo che mi unisce alla vita umana, che mi unisce alla società, che mi collega con la natura e gli uomini, non è il denaro forse il vincolo di tutti i vincoli, il vero cemento, la forza galvano-chimica della società?

Crediti
 Karl Marx
 SchieleArt •  Violette kutte • 




Quotes per Karl Marx

La strada per l'inferno è lastricata di buone intenzioni.

[Che] Non è possibile attuare una liberazione reale se non nel mondo reale e con mezzi reali, [che] la schiavitù non si può abolire senza la macchina a vapore e la Mule-Jenny, né la servitù della gleba senza un'agricoltura migliorata, [che] in generale non si possono liberare gli uomini finché essi non sono in grado di procurarsi cibo e bevanda, abitazione e vestiario in qualità e quantità completa. La «liberazione» è un atto storico, non un atto ideale.  L'ideologia tedesca

I principali agenti di questo modo di produzione, il capitalista e l'operaio salariato, in sé, sono semplicemente l'incarnazione, la personificazione del capitale e del lavoro salariato; sono dei caratteri sociali definiti che il processo di produzione sociale imprime agli individui; sono il prodotto di questi determinati rapporti sociali di produzione.  Il Capitale

Voi borghesi inorridite perché noi comunisti vogliamo eliminare la proprietà privata. Ma nella vostra società la proprietà privata è già abolita per i nove decimi dei suoi membri; anzi, essa esiste proprio in quanto non esiste per quei nove decimi. Voi ci rimproverate dunque di voler abolire una proprietà che ha come condizione necessaria la mancanza di proprietà per la stragrande maggioranza della popolazione!

I proletari, per realizzarsi sul piano personale, devono abolire la loro propria condizione di esistenza quale è stata fino ad oggi, che in pari tempo è la condizione di esistenza di tutta la società: il lavoro salariato. Essi si trovano quindi anche in antagonismo diretto con la forma nella quale gli individui della società si sono dati finora un'espressione collettiva, lo Stato, e devono rovesciare lo Stato per affermare la loro personalità.