Di quando in quando alza la testa e guarda il mare con aria d’approvazione, anche il mare è un breviario, parla di Dio. Colori leggeri, leggeri profumi, animi primaverili.
È bel tempo, il mare è verde, preferisco questo freddo secco all’umidità. Poeti!
Volgo loro la schiena, m’appoggio con ambe le mani alla balaustrata.
Il vero mare è freddo e nero, pieno di bestie; striscia sotto questa sottile pellicola verde, fatta apposta per ingannare la gente. I silfi che mi circondano ci son cascati: non vedono altro che la sottile pellicola, essa è la prova dell’esistenza di Dio. Ma io vedo quello che c’è sotto! I colori fondono, le piccole scorze vellutate e brillanti, le piccole scorze di pesca del buon Dio vengono meno dappertutto, sotto il mio sguardo, si spaccano, si schiudono.
Freddo secco e verità nascoste
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