Generosità nelle virtùPer Platone il bene è il valore assoluto, e se ha un senso parlare di Dio, lo ha in quanto Dio è l’Idea sussistente del bene, laddove il termine Idea non designa certo l’opinione soggettiva, bensì il livello più alto dell’essere, quello non sottoposto alla corruzione del tempo, quel livello a cui si riferiva Wittgenstein nel Tractatus logico-philosophicus scrivendo: «La risoluzione dell’enigma della vita nello spazio e nel tempo è fuori dello spazio e del tempo».
Per Aristotele e per gli stoici la generosità è una delle virtù supreme. Si legge nell’Etica Nicomachea: «La caratteristica specifica della virtù consiste nel fare il bene piuttosto che nel subirlo», e Marco Aurelio dichiara: «La benevolenza è invincibile».
Gesù dirà: «Non sappia la tua sinistra ciò che fa la tua destra», esattamente per insegnare di compiere il bene rispettando la sensibilità di chi lo riceve. E quasi due secoli dopo Gesù, Marco Aurelio dirà: «Dobbiamo essere di quelli che, per così dire, fanno del bene senza saperlo».
A proposito di Gesù, egli sintetizza tutto il senso della religione nell’amore per Dio e per il prossimo e fa della pratica concreta del bene il criterio decisivo per l’ingresso in quella dimensione dell’essere da lui denominata «regno di Dio» e a cui alludeva Wittgenstein scrivendo «fuori».

Crediti
 Vito Mancuso
 La forza di essere migliori
 SchieleArt •   • 




Quotes per Vito Mancuso

Non c'è prima Dio (soggetto) e poi l'ideale (predicato); no, prima c'è l'ideale, che è il vero e proprio soggetto e che assume una tale importanza per l'esistenza da rivestire il ruolo assoluto per descrivere il quale la mente umana coniò come predicato il concetto di Dio. In altri termini, non tanto: «Dio è amore», cioè prima Dio e poi l'ideale; quanto piuttosto: «L'amore è Dio», o anche: «L'amore è un Dio», cioè prima l'ideale e poi il concetto di Dio quale predicato che ne connota l'importanza suprema.  Non ti manchi mai la gioia

La società sta andando verso un declino, per non dire dirupo, ed è chiaro che la filosofia può aiutarci interiormente. Certo, in questo momento storico non è che con la filosofia, l'etica, la spiritualità, si riesca a cambiare il mondo esterno. È evidente che questo processo nel quale siamo inseriti non è facilmente trasformabile e chissà per quanto tempo dovremmo ancora sopportare questa situazione sempre più problematica. Però, la filosofia, l'etica, la spiritualità e la coltivazione della propria interiorità ci possono aiutare a non diventare noi stessi vittime di questa situazione.

L'orgasmo è l'esperienza che più ci avvicina all'esplosione originaria da cui il mondo ebbe origine.

La vita contiene struggle (lotta), contiene bellum (guerra), che sono momenti spesso necessari alla sua manifestazione, ma nella sua essenza essa è un'altra cosa: è armonia, relazione, cooperazione, sistema; e quindi cura, il cui vertice è la relazione delle madri dei viventi con i loro piccoli. È nel rapporto madre-figlio che a mio avviso va colta l'intima essenza della vita: tutto il resto è contorno, senza dubbio presente, forse necessario, ma contorno.  Questa vita

Dobbiamo lavorare per diventare semplici. Non è semplice essere semplici. È quello che a suo modo sosteneva Gesù: «Se non diventerete come i bambini, non entrerete nel regno dei cieli». Non si tratta di rimanere bambini, ma di diventarlo. Questo significa che il problema del senso della vita non è teorico, è pratico: consiste nel lavorare su di sé per diventare semplici e risultare veri, e così darci una mano gli uni con gli altri. Talora persino darci la mano, e camminare insieme.  A proposito del senso della vita


Riferimenti