Nella difettosa esecuzione del piano ben disposto dell’universo raramente l’invito provoca l’arrivo di chi si invoca; raramente si incontra l’uomo da amare, quando viene l’ora per l’amore. La natura non dice troppo spesso guarda alla povera creatura nel momento in cui il guardare potrebbe portare a una lieta conclusione, né risponde qui alla carne che grida dove?; finché tutto questo nascondersi e cercarsi diventa un gioco penoso e senza mordente.
Potremmo chiederci se all’acme e alla sommità del progresso umano questi anacronismi saranno modificati da un’intuizione migliore, da un più stretto rapporto reciproco nell’ingranaggio sociale, che non ci scuota in ogni direzione, come ora: ma non si può predire un futuro simile ideale, forse nemmeno concepirlo come possibile. Così, anche nel caso attuale, come in milioni di altri, le due parti di un perfetto assieme non si sono incontrate al momento perfetto: la controparte assente, vagando indipendente per la terra, aspetta in crassa ottusità un tempo che giungerà sempre troppo tardi.
Da questo malaugurato indugio nacquero ansietà, disappunti, scontri, catastrofi e destini estremamente singolari.
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