Gli insegnanti: spina dorsale del progresso e della culturaLa mia maestra a volte era disperata: diciamo che ero un bambino piuttosto vivace. Abitando fra il lago e il bosco, a Olginate, in provincia di Lecco, era molto facile per me sentire la tentazione di andare all’aria aperta. Mi ricordo bene però una cosa: questa maestra, come tutti i maestri di allora, aveva una credibilità, un’autorità oggi troppo spesso perduta. […] Quello dell’insegnante è un lavoro meraviglioso e pesantissimo. E non finisce quando è finita l’ora in classe. Devi prepararti, studiare, farti venire delle idee, conoscere i bambini uno ad uno, conoscere le loro famiglie, i loro problemi. Il tutto per uno stipendio modesto. Spesso, con la complicazione di dover andare a insegnare in posti lontani, facendo chilometri da casa a scuola. Tutti i giorni, col sole, con la pioggia, con la nebbia. Ho capito che ci vuole un’immensa passione per farlo. Ancora di più, in una società che i maestri li comprende e li apprezza sempre di meno. Una categoria così negletta, così dimenticata, così umiliata come quella degli insegnanti, che invece sono la base, la spina dorsale del nostro Paese. Senza la scuola non c’è crescita, non c’è cultura, non c’è sviluppo. Non c’è progresso, non c’è speranza. Chi dimentica la scuola compie un errore gravissimo. Sono gli insegnanti i veri eroi del nostro tempo.

Crediti
 Antonio Albanese
 intervista del 10 settembre 2024
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Quotes casuali

La giusta funzione di un uomo è di vivere, non di esistere.Jack London
Si può dubitare assolutamente di tutto, affermarsi come un nichilista, e tuttavia innamorarsi come il più grande degli idioti. Questa impossibilità teorica della passione, che la vita reale non cessa di beffare, rende la vita dotata di un certo fascino, indiscutibile, irresistibile. Si soffre, si ride delle proprie sofferenze, si fa quello che si vuole, ma questa contraddizione fondamentale è forse, infine, ciò che rende la vita ancora degna di essere vissuta...Emil Cioran
Un cieco sa con molta esattezza, in virtù del tatto, cosa sono alberi e foglie, un braccio e le dita della mano. Dopo l'operazione egli si meraviglia di trovare tanta differenza fra un albero e un corpo umano. È evidente che la vista non si è limitata ad aggiungere nuovi dettagli alla conoscenza dell'albero. Si tratta di un modo di presentazione e un tipo di sintesi nuovi che trasfigurano l'oggetto.Maurice Merleau-Ponty

Riferimenti