Godimento edonista
Detesto il lettore che ha comprato il suo libro, lo spettatore che ha pagato per la sua poltrona, e che a partire da quel momento sfrutta il morbido cuscino del godimento edonista o dell’ammirazione per il genio. Che cosa importava a Van Gogh della tua ammirazione? Voleva la tua complicità, che tu cercassi di guardare come stava guardando lui, con gli occhi scorticati da un fuoco eracliteo.

Ed io sputo in faccia a chiunque venga a dirmi che ama Michelangelo o E. E. Cummings senza provarmi che almeno in un’ora estrema è stato quell’amore, è stato anche l’altro, ha guardato insieme a lui attraverso il suo sguardo e ha imparato a guardare come lui verso l’infinita apertura che aspetta e reclama.

Crediti
 Julio Cortázar
 Il giro del giorno in ottanta mondi
 SchieleArt •   • 




Quotes per Julio Cortázar

Allora le mie mani cercano di affondare nei tuoi capelli, carezzare lentamente la profondità dei tuoi capelli mentre ci baciamo come se avessimo la bocca piena di fiori o di pesci, di movimenti vivi, di fragranza oscura. E se ci mordiamo il dolore è dolce, se soffochiamo in un breve e terribile assorbire simultaneo del respiro, questa istantanea morte è bella. E c'è una sola saliva e un solo sapore di frutta matura, e io ti sento tremare stretta a me come una luna nell'acqua.  Il gioco del mondo

Tutto ciò che vorrei da te sono quelle cose quotidiane, l'odore del tuo corpo, sapere cosa pensi di qualsiasi cosa, di te, di me, del nostro ambiente. Che tu guardi oltre il mio aspetto fisico, che mi ricordi con passione, e che il piacere che insieme inventiamo sia un altro segno della libertà.

Non ti scrivo,
d'improvviso guardo il cielo,
quella nuvola di passaggio
e forse tu nel tuo lungomare
guarderai una nuvola
e quella è la mia lettera,
qualcosa che scorre indecifrabile
e pioggia.

Che vanità immaginare che possa darti tutto, l'amore e la fortuna, itinerari, musica, giocattoli. Di sicuro è così: ti do tutto me stesso, sicuro, però tutto me stesso non ti basta come a me non basta che tu mi dia tutta te stessa. Per questo non saremo mai la coppia perfetta, la cartolina, se non siamo capaci di accettare che solo in aritmetica il due nasce dall'uno più uno. Di là un foglietto che recita solamente: sempre sei stata il mio specchio, voglio dire che per vedermi dovevo guardarti.  Bolero

Tutto quello che vorrei da te, sono queste cose quotidiane, l'odore del tuo corpo, sapere cosa pensi di qualsiasi cosa, di te, di me, del nostro ambiente. Che tu possa guardare oltre il mio aspetto fisico, che mi ricordi con passione, e che il piacere che abbiamo inventato insieme sia un altro segno di libertà.