Ah, incontrare una testa sessuale che ci abbia pensato in tempo e saper improvvisare con te una premeditazione quando è la volta buona! Almeno una volta ma appieno, senza scissioni o senza finte giunture, fare sesso con tutta la testa anziché farlo con una porzione limitatissima di corpo distogliendo lo sguardo. Solo portando a letto tutta la testa sei sicuro che a letto ci porti ogni centimetro di pelle. E le cornee dell’anima civile, la sola che, se c’è, sa guardarti con tenerezza e libidine. E tuttavia io non credo che uno sguardo di affetto senza carnalità sia inferiore per la felicità che dà a uno sguardo d’amore dopo aver fatto l’amore, e mi basterebbe avere almeno uno dei due sguardi per rinunciare all’altro, perché non avendo avuto né l’uno né l’altro io saprei accontentarmi e ringraziare con pari dedizione sia l’amante che l’amico. Ho continuato a pensare così, a quanto sia stato lasciato indietro dalla società degli umani che condividono codici e stereotipi e quindi sentimenti triviali e preziosi senza tirare avanti pensando che comunque c’è qualcuno con te di altrettanto triviale che ti fa sentire elegante, cioè a disagio ma normale. Ho pensato a come io abbia fallito tutto, non dico nell’amore, che non è dipeso solo da me bensì in gran parte dalla subcultura in cui sono costretto a esistere e che subisco, ma ho fallito anche negli affetti e nell’amicizia e nell’ideologia della vita che taluni mi dicevano di condividere con me e che, alla prima, minima prova di dover dare sostanza a un afflato con un’azione hanno rinnegato rimangiandosi parola, sentimento, cosa, come a dire, chi, quello? Subi? Subi chi? Io non lo conosco. Da anni, ogni contatto con gli altri mi causa solo amarezza, disillusione, tristezza, depressione, rabbia politica, vedendo l’irreversibile e progressivo marciume di tante generazioni inutili persino a sé stesse e alla propria civiltà, penso a volte che sarebbe stata meglio una guerra, perché una guerra almeno ti lascia l’illusione che è un delitto la morte di tanta gioventù, di tanta gente nel fiore degli anni. E adesso, questi ex fiori-negli-anni mi assediano e sono tutti frutti marci che lastricano non il proprio letamaio ma la mia strada. E devo fare i conti con milioni di zombi sessuati dal tipico afrore sentimentalistico di chi accampa una vita interiore. Devo fare i conti con te.
Ho continuato a pensare così
Crediti
Quotes per Aldo Busi
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