Le persone danneggiate sono pericolose. Sanno di poter sopravvivere… È la sopravvivenza che le rende tali… perché non hanno pietà. Sanno che gli altri possono sopravvivere, come loro.
So sempre riconoscere le forze che plasmeranno la mia vita. Lascio che facciano il loro lavoro. A volte investono la mia vita come un uragano. A volte mi spostano semplicemente la terra sotto i piedi, cosicché mi ritrovo in un luogo diverso, e qualcosa o qualcuno è stato inghiottito. Ritrovo l’equilibrio, durante il terremoto. Mi sdraio, e lascio che l’uragano passi sopra di me. Non combatto mai. Dopo mi guardo intorno e dico: – Ah, dunque mi resta almeno questo. Ed è scampata anche quella persona cara. Sulla tavola di pietra del mio cuore incido silenziosamente il nome che se ne è andato per sempre. È una cosa straziante. Poi riprendo la mia strada.
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