Epicuro, il grande maestro della felicità, ha diviso giustamente ed espresso in modo bello i bisogni umani in tre classi. Anzitutto le esigenze naturali e necessarie: sono quelle che, qualora non vengano soddisfatte, provocano dolore. Di conseguenza appartiene a queste solo il victus et amictus. Questi bisogni si soddisfano facilmente. In secondo luogo quelli naturali, ma non necessari: si possono ricondurre al bisogno del soddisfacimento sessuale, sebbene, secondo quanto ci informa Laerzio, Epicuro non si pronunci su questo (io qui riporto la sua dottrina in generale con aggiustamenti e limature). Soddisfare questi bisogni egli lo ritiene più difficile. In terzo luogo i bisogni non naturali né necessari; sono il lusso, la sontuosità, il fasto e la magnificenza; questi non finiscono mai e la loro soddisfazione è difficoltosa.
I bisogni non naturali né necessari
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