Ma quello che è ancora più spettacolare è riconoscere come questo fenomeno, relativo all'atomo fisico, si riproduce con le stesse modalità sia livello di atomo planetario che di atomo cosmico.
Il che conferma la cosiddetta struttura olografica dell'universo, ipotizzata da David Bohm, da Karl Pribram e da Dennis Gabor, che nel 1947 si guadagnò il premio Nobel per aver intuito, lui per primo, che l'l'INTERO in ogni sua parte è UNO.
La luce EM, che trasmette le immagini sta cambiando. Ci sarà come già è successo sulla Terra circa 8000 anni fa (l'ultima volta,) l'inversione dei poli elettromagnetici e 3 giorni di buio, di cui parlano i Vangeli, (Cap. 12), ed anche il popolo andino degli Hopi.
La catastrofe riguarda solo le apparenze, perché il cambio delle stagioni cosmiche fa parte del processo della fisiologia del processo universale.
Noi per ora osserviamo solo che a dar retta al grande Emmanuel Swedemborg, il Leonardo di Vinci svedese del 1688, non sarebbe troppo scandaloso ricordare che la scienza delle corrispondenze - in questo caso tra microcosmo e macrocosmo - è stata per gli antichi la prima di tutte le scienze.
Dal maggio 2002 giornali scientifici autorevoli, quali Nature, Science e New Scientist hanno incominciato a pubblicare articoli in cui si parla dello spostamento del polo dall'America al Canada. Per questo spostamento i geologi avevano previsto un periodo di tempo di qualche migliaio di anni, ora diventati un centinaio.
Il fenomeno è definito dai fisici con il nome di spin-flip e può verificarsi sia come evento isolato o innescare un effetto domino.
Ora, poiché è palese il rapporto della forza ED con il sistema delle emozioni, talvolta, rovesciando la situazione, una forte emozione, uno shock, per esempio, è capace di allineare i suoi spin e per un attimo il tempo si ferma.
Questo processo, sembra incredibile, fa parte del progetto genetico che prevede un cambio della struttura della materia che compone l'intera biosfera.
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