Il colore delle carte geografiche
Di tutti i mostruosi e irrazionali fenomeni dei tempi passati, la guerra era certamente il più insensato. In realtà era forse molto meno funesto di altri mali – quali, ad esempio, la generale adesione alla proprietà privata della terra – ma le sue disastrose conseguenze erano così evidenti, che persino in quei giorni di affannosa confusione si rimaneva stupiti. La guerra moderna non aveva alcun senso o motivo fondato. Eccettuato il macello e la mutilazione di una quantità di gente, la distruzione di un’immensa quantità di sostanze e lo spreco di innumerevoli complessi di energie, non approdava a nulla. Le antiche guerre di nazioni barbare e selvagge alla fine trasformavano l’umanità; alcuni si credevano una tribù superiore, sia fisicamente sia per la disciplina, e lo dimostravano attaccando i vicini. E se vincevano toglievano loro le terre e le donne, perpetuando e aumentando la loro superiorità. Le guerre moderne non cambiavano nient’altro che il colore delle carte geografiche, i disegni dei francobolli e i rapporti fra alcuni personaggi, per caso, importanti.

Crediti
 Herbert George Wells
 Nei giorni della cometa
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