Non mi crederai, ma il pensiero di rivedere i miei vecchi amici mi fa avvertire un intollerabile cafardo. Fuggo da tutti quelli che ho conosciuto nella mia giovinezza, in quel lontano passato di quarant’anni fa. Non avrei mai pensato che un giorno sarei stato esposto al complesso dell’invecchiamento, alle offerte del Tempo ritrovato. Dopo un giro laggiù, non mi resterebbe che la scelta tra il Nirvana e l’elettroshock. A parte questo terrore dei fantasmi, dove è presente forse un po’ di civetteria, c’è un fenomeno più generale che non manca mai di impressionarmi: tutti noi, qui, siamo moralmente più colpiti di voi, più amareggiati, più inutilizzabili, più decaduti. Anche dalla tua lettera emerge una serenità di cui io stesso non sarei capace. In fondo, siamo tutti puniti per non aver conosciuto le prove che avete affrontato (e che potrebbero ricominciare, purtroppo!). La speranza, a dispetto di Dante, risiede solo all’inferno; tutti i paradisi (se mi è lecito usare questo plurale) sono distrutti – poiché da essi non ci si aspetta più nulla. È più o meno il dramma di questo mondo.
Il complesso dell’invecchiamento
Crediti
Quotes per Emil Cioran
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