Il complesso dell'invecchiamentoNon mi crederai, ma il pensiero di rivedere i miei vecchi amici mi fa avvertire un intollerabile cafardo. Fuggo da tutti quelli che ho conosciuto nella mia giovinezza, in quel lontano passato di quarant’anni fa. Non avrei mai pensato che un giorno sarei stato esposto al complesso dell’invecchiamento, alle offerte del Tempo ritrovato. Dopo un giro laggiù, non mi resterebbe che la scelta tra il Nirvana e l’elettroshock. A parte questo terrore dei fantasmi, dove è presente forse un po’ di civetteria, c’è un fenomeno più generale che non manca mai di impressionarmi: tutti noi, qui, siamo moralmente più colpiti di voi, più amareggiati, più inutilizzabili, più decaduti. Anche dalla tua lettera emerge una serenità di cui io stesso non sarei capace. In fondo, siamo tutti puniti per non aver conosciuto le prove che avete affrontato (e che potrebbero ricominciare, purtroppo!). La speranza, a dispetto di Dante, risiede solo all’inferno; tutti i paradisi (se mi è lecito usare questo plurale) sono distrutti – poiché da essi non ci si aspetta più nulla. È più o meno il dramma di questo mondo.

Crediti
 Emil Cioran
 L'orgoglio del fallimento
 SchieleArt •   • 




Quotes per Emil Cioran

[…] è aumentata la noia, questa noia senza fondo. Mia madre, che era moglie di un prete, una volta mi ha detto, e non lo dimenticherò mai: «Se avessi potuto prevedere le tue sofferenze interiori, non ti avrei messo al mondo». Il che mi ha fatto un gran bene.  Un apolide metafisico

Il ruolo dei periodi di declino è di mettere a nudo una civiltà, di smascherarla, di spogliarla delle sue seduzioni e dell'arroganza legata alle sue realizzazioni. Essa potrà così discernere quanto valeva e vale, e quanto vi era di illusorio nei suoi sforzi e nelle sue convulsioni. Nella misura in cui si staccherà dalle finzioni che le assicurarono la fama, farà un passo considerevole verso la conoscenza.  Squartamento

Più sguarnito, più diseredato del troglodita, il civilizzato non ha un momento per sé, i suoi svaghi stessi sono febbrili e opprimenti: un forzato in ferie, che soccombe all'uggia dell'inattività e all'incubo delle spiagge. Quando si sono frequentati luoghi dove l'ozio era di rigore, dove tutti vi eccellevano, ci si adatta male a un mondo dove nessuno lo conosce e lo sa godere, dove nessuno respira.  Conversazioni

Un libro deve frugare nelle ferite, anzi deve provocarle. Un libro deve essere un pericolo.

A ogni passo in avanti ne segue uno indietro: ecco l'infruttuosa frenesia della storia – questo divenire… stazionario… Il fatto che l'uomo si sia lasciato lusingare dal miraggio del Progresso rende ridicole le sue pretese di sottigliezza. Il Progresso? Lo si trova forse nell'igiene… Ma altrove? […] L'idea del progresso ci rende tutti dei fatui sulle vette del tempo, ma queste vette non esistono: il troglodita che tremava di spavento nelle caverne continua a tremare nei grattacieli.  Sommario di decomposizione