L’ego […] è il vero nemico dell’io, perché è mosso da pretese che lo spingono a ricercare il possesso delle cose.
Ma ciò che può venire posseduto può anche venire perduto, così che l’ego oscilla di continuo tra la pretesa di possedere e il timore di perdere e di perdersi nel mancato possesso delle cose e di sé stesso.
L’ego vive nella paura e la paura è l’autentica perdizione; una perdizione, però, che non si capovolgerà mai in salvezza, restando inesorabilmente perdizione.
Di contro, l’io che impara a distaccarsi da sé medesimo, che domina le pretese dell’ego e che accetta di non possedere; ebbene questo io accetta anche di perdere tutto ciò che configura una ricchezza solo estrinseca.
Ciò che gli interessa è l’intrinseco, perché ha compreso l’intrinseco inganno dell’estrinseco.
[…]
Solo in tal modo, infatti, si distaccherà effettivamente anche dal mondo, ossia imparerà a vivere nel mondo senza farsi risucchiare dal mondo.
Essere e tempo di Martin Heidegger: Questo testo di Heidegger esplora il concetto di essere e la natura dell’esistenza umana. La correlazione con il testo fornito risiede nell’idea di autenticità e nell’importanza di vivere in modo autentico, distaccandosi dalle superficialità e dalle convenzioni imposte dalla società.
La società dello spettacolo di Guy Debord: Debord analizza come la società moderna sia dominata dall’apparenza e dal consumo, con un’enfasi sulla superficie e sull’estrinseco. Questo si collega al testo fornito nell’idea che il vero valore risiede nell’intrinseco e che il possesso di beni materiali porta a un’illusione di felicità.
L’arte di essere di Erich Fromm: Fromm distingue tra essere e avere, argomentando che la felicità e l’autenticità derivano dall’essere piuttosto che dal possedere. Questa distinzione è in linea con il testo fornito, che discute il conflitto tra il desiderio dell’ego di possedere e la ricerca dell’io di significato intrinseco.
Intentio Dei
Lo slancio verso l'infinito
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Chi non ha sofferto non ha imparato; è per questo che la nostra società, che rifiuta sistematicamente la lezione della sofferenza, è una società profondamente ignorante, che premia e onora gli ignoranti. Ma chi ha provato e pensato il dolore ha acquisito la vera conoscenza, il cui nome è saggezza. E la saggezza lenisce il dolore; e grazie a questa volontà di guarire, l'anima si allarga e nasce all'autentica armonia, alla benevolenza, i cui frutti principali si chiamano amicizia e amore. La benevolenza scioglie la cattiveria dentro di noi e ci libera dalla cattività, dalla prigionia originaria. Chi diviene libero avverte la gioia pacata di non aver più bisogno delle droghe artificiose fornite a piene mani dall'astuta industria dell'intrattenimento, né dei riconoscimenti mondani: a riempire la sua anima è sufficiente la luce che proviene dalla consapevolezza e che genera armonia.
Vito Mancuso I quattro maestriUn'inquietudine impotente ci tormenta, e andiamo per acque e terre inseguendo la felicità. Ma ciò che insegui è qui, se non ti manca la ragione. Chi va oltre il mare muta cielo, non animo.
Quinto Orazio FlaccoL'IA può portarci al meglio o al peggio: senza una politica che la orienti, il futuro sarà di chi ha più risorse, non di chi ha più diritti.
Marco Magnani Il domani digitaleAll'inizio i cambiamenti fisici erano lenti, poi hanno fatto balzi in avanti con sordi tonfi neri, ricadendo negli strati di tessuto molle, lavando via i tratti umani… Nel posto ove regna il buio assoluto la bocca e gli occhi sono un organo solo che balza in avanti per mordere con denti trasparenti… ma nessun organo è costante sia per funzione che per posizione… dappertutto germogliano organi sessuali… ani che schizzano, defecano e si richiudono… l'organismo intero muta colore e consistenza con variazioni allotropiche alla frazione di secondo…
William S. Burroughs Pasto nudoDov'è nella mia arte il mestiere, il punto più profondo e più umile, dal quale mi sia concesso di iniziare a operare? Voglio percorrere a ritroso ogni cammino fino a quell'inizio, e tutto ciò che ho fatto non sarà stato nulla, meno ancora dello spazzare una soglia su cui il prossimo ospite lascerà di nuovo l'orma della vita.
Rainer Maria Rilke
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