Qualcuno uscì da una tavola calda e cercò di porgergli una bottiglia d’acqua. Era una donna che indossava una mascherina antipolvere e un cappellino con la visiera, e ritrasse la bottiglia e svitò il tappo e quindi gliela tese di nuovo. Lui posò la valigetta per prenderla, a malapena conscio che non stava usando il braccio sinistro, che aveva dovuto posare la valigetta prima di poter prendere la bottiglia. Tre furgoni della polizia svoltarono e si precipitarono verso downtown, a sirene spiegate. Chiuse gli occhi e bevve, e sentí l’acqua scorrergli nel corpo trascinando giú con sé polvere e fuliggine. La donna lo stava fissando. Gli disse qualcosa che lui non sentí, quindi le restituí la bottiglia e raccolse la valigetta. Il lungo sorso d’acqua gli lasciò un retrogusto di sangue.
Riprese a camminare. Un carrello del supermercato giaceva immobile e vuoto. Dietro c’era una donna, girata verso di lui, con del nastro della polizia avvolto intorno alla testa e al viso, di quel nastro giallo con la scritta caution che delimita la scena di un delitto. I suoi occhi erano piccole increspature bianche nella mascherina sgargiante, e lei stringeva la maniglia del carrello e se ne stava lí, a guardare dentro il fumo.
Fece in tempo a udire il suono del secondo crollo. Attraversò Canal Street e cominciò a vedere le cose, per qualche motivo, in modo diverso. Non parevano pregnanti come al solito, le strade lastricate, i fabbricati in ghisa. C’era una qualche mancanza cruciale nelle cose intorno a lui. Erano incompiute, per cosí dire. Erano inosservate, per cosí dire. Forse era quello l’aspetto che avevano le cose quando non c’era nessuno che le vedesse.
Udí il suono del secondo crollo, o lo avvertí nel tremore dell’aria, la torre nord che cadeva, uno sconcerto sommesso di voci in lontananza. La torre nord che crollava era lui.
Il cielo era piú leggero, lí, e riusciva a respirare piú facilmente. C’erano altri dietro di lui, migliaia, che andavano riempiendo la media distanza, una massa prossima a formarsi, gente che fuoriusciva dal fumo. Proseguí finché non dovette fermarsi. Lo investí rapida, la consapevolezza di non poter andare oltre.
Provò a dirsi che era vivo, ma era un’idea troppo oscura per riuscire a prendere corpo. Non c’erano taxi e il traffico in genere scarseggiava e allora apparve un vecchio furgoncino, una ditta elettrica di Long Island City, e gli si accostò e il conducente si sporse verso il finestrino dal lato del passeggero a esaminare ciò che stava vedendo, un uomo incrostato di cenere, di materia polverizzata, e gli chiese dove voleva andare. Fu solo una volta salito a bordo e chiusa la portiera che capí dov’era diretto fin dall’inizio.
Il cammino della storia dunque non è quello di una palla da biliardo, che una volta partita segue una certa traiettoria, ma somiglia al cammino di una nuvola, a quello di chi va bighellonando per le strade, e qui è sviato da un'ombra, là da un gruppo di persone o da uno strano taglio di facciate, e giunge infine in un luogo che non conosceva e dove non desiderava andare.
Robert Musil L'uomo senza qualitàEgli è fatto come noi esteriormente, nasce come noi; ma è un essere straordinario, e, perché esista nella famiglia umana, occorre un decreto particolare, un fiat della potenza creatrice. È creato come un mondo. E tuttavia ogni grandezza, ogni potenza, ogni subordinazione riposa sull'esecutore; egli è l'orrore e il legame dell'associazione umana. Togliete dal mondo questo agente incomprensibile: al momento stesso l'ordine cede al caos, l'ordine manca, i troni si inabissano e la società scompare.
Joseph de MaistreIntellettuali e cittadini devono assumersi la responsabilità di affrontare le ingiustizie e promuovere il cambiamento.
Edward Said La responsabilità sociale dell'intellettualeDunque, d'ora in poi parlerò ogni notte. Con me stessa. Con la luna. Passeggerò, come ho fatto stasera, gelosa della mia solitudine, nell'argenteo livido della fredda luna, che splende facendo brillare una miriade di scintille sui cumuli di neve appena caduta. Parlo da sola e guardo gli alberi scuri, beatamente neutrali. Molto più facile che affrontare gli altri, che dover sembrare felice, invulnerabile, brava. Senza la maschera, cammino parlando con la luna, con la forza neutrale e impersonale che non ascolta, ma si limita ad accettare la mia esistenza.
Sylvia Plath DiariCome rimedio alla vita di società suggerirei la grande città; ai giorni nostri, è l'unico deserto alla portata dei nostri mezzi.
Albert Camus
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La felicità dipende da ciò che siamo più che da ciò che possediamo o rappresentiamo, poiché la nostra individualità colora ogni esperienza della vita.
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La filosofia indiana unisce teoria e pratica per la liberazione, a differenza dell'Occidente.
Fahrenheit 451 di Ray Bradbury
Ambientato in un futuro distopico, il romanzo esplora un mondo dove i libri sono vietati e le persone sono assuefatte alla superficialità. Il protagonista, un pompiere incaricato di bruciare i libri, attraversa un viaggio di scoperta interiore simile a quello dell’uomo tra le macerie del testo analizzato.
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Questo romanzo post-apocalittico segue il viaggio di un padre e un figlio attraverso una terra devastata. Le atmosfere di desolazione e la riflessione sulla sopravvivenza sono parallele al percorso dell’uomo tra la polvere e le macerie.
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