Il diritto naturale è determinato dalla potenzaIl diritto naturale di ciascun uomo è determinato non dalla retta ragione, ma dal desiderio e dalla potenza. Non tutti, infatti, sono naturalmente determinati a operare secondo le regole e le leggi della ragione, ma, al contrario, tutti nascono ignari di tutte le cose, e, sebbene siano stati ben educati, passa molto tempo prima che possano conoscere il vero modo di vivere e acquistare l’abito della virtù: e tuttavia devono frattanto vivere e, per quanto sta in loro, conservarsi, cioè secondo il solo impulso dell’appetito, dato che la natura non ha dato loro nient’altro e ha negato la potenza attuale di vivere secondo la retta ragione, e non sono perciò tenuti a vivere secondo le leggi della natura leonina.

Ora, poiché abbiamo già mostrato che il diritto naturale di ciascuno è determinato dalla sola potenza, segue che quanto della sua potenza ciascuno trasferisce a un altro con la forza o spontaneamente, altrettanto cede necessariamente all’altro del suo diritto, e che ha il supremo diritto su tutti colui che ha la suprema potestà, con la quale può costringere tutti con la forza e tenerli a freno con la paura del supremo castigo, temuto da tutti senza eccezione; e manterrà questo diritto fintantoché conserverà questa potenza di fare ciò che vuole: altrimenti comanderà in maniera precaria, e nessuno che sia più forte di lui sarà tenuto a ubbidirgli, se non vuole.

Crediti
 Baruch Spinoza
 Trattato teologico-politico
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Quotes per Baruch Spinoza

Dal momento che gli uomini sono guidati dalle passioni più che dalla ragione, ne segue che una moltitudine si unisce naturalmente e desidera essere guidata come da una sola mente, non per una spinta razionale, ma per qualche comune passione, o appunto per una comune speranza, o timore, o desiderio di vendicare un danno.

Gli uomini sono soliti formare idee universali tanto delle cose naturali, quanto di quelle artificiali, idee che considerano come modelli, ai quali credono che la natura (che stimano non faccia nulla senza un fine) guardi e si proponga anch'essa come modello. Quando, dunque, vedono che accade qualcosa in natura che non concorda con il modello che hanno concepito di tale cosa credono allora che la natura abbia fallito o peccato e abbia lasciato quella cosa imperfetta.

In qualunque Chiesa sono numerosi gli uomini di specchiata onestà, i quali onorano Dio nella giustizia e nella carità.

Perciò la facilità con cui gli uomini si lasciano irretire da ogni genere di superstizione è pari soltanto alla difficoltà di renderli costanti in uno solo di tali generi; anzi, poiché l'uomo del volgo vive sempre in uno stato di infelicità, esso non trova mai durevole soddisfazione e soltanto lo seduce ciò che ha sapore di novità e che non si è ancora rivelato illusorio.  Trattato teologico-politico

Per natura siamo così fatti che facilmente crediamo alle cose nelle quali speriamo e difficilmente a quelle che temiamo, così che di esse sentiamo più o meno del giusto.