Prefazione a «Genealogia della morale»

«L’Uno primigenio», «Dioniso», la vita vera che si nasconde sotto l’uomo civile – è l’«eterno sofferente pieno di contraddizioni», «l’eterno contrasto, padre delle co­se» che scontano con la morte la colpa di essere nate, che cioè col loro annientamento rendono giustizia all’ingiustizia del loro essere state come cose deter­minate e individuate. L’«eterno contrasto» è cioè lo stesso divenire, dove il terrore e l’orrore della morte si unisce alla «gioia dell’annullamento» di ogni individuo, perché proprio questo annullamento garantisce «l’eternità della vita».
[…] «ogni divenire porta con sé il dolore» e […] nel «sacrificio» di ogni cosa «l’eterno piacere del divenire comprende in sé anche il piacere dell’annientamento».