Sono troppo curiosoQuando Gesù era fanciullo analfabeta o analfabeta come un fanciullo (ché analfabeta fu sempre: come fanciullo, come uomo e come Dio), quando era fanciullo, Gesù si smarrì e fu trovato nel tempio. Lì insegnava ai dottori della legge, dottori della legge scritta, della lettera legale (gli stessi che poi lo avrebbero crocifisso per questo: perché era analfabeta); lì insegnò loro la dottrina spirituale dell’ignoranza, che essi non ascoltarono e non intesero. Perciò, quando poi lo condannarono a morte come analfabeta, lo crocifissero letteralmente, cioè a piè della lettera o delle lettere, collocando sulla sua testa un cartello o insegna su cui il letterato Pilato fece scrivere appositamente: Io sono il Re dei Giudei; fece scrivere ciò per mostrare a tutti che avevano preso alla lettera le parole di Cristo e che lo avevano crocifisso prendendolo così, letteralmente. Sotto questo INRI letterale, Cristo rese lo spirito a Dio; dando un gran grido, dice l’apostolo: divinamente e umanamente analfabeta. Lo spirito muore sempre crocifisso a piè della lettera. Ma muore per resuscitare.

Crediti
 osé Bergamín Gutiérrez
 Decadenza dell'analfabetismo
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Quotes per José Bergamín Gutiérrez

Un'anima colma e forte non solo supera le più dolorose e terribili perdite, e sopporta privazioni, disistima, disprezzo ma esce da questi inferni più forte, piena e potente, e infine, ciò che è essenziale, arricchita da un aumento della sua capacità di amare. Io credo che colui che comprende come queste condizioni inferiori possono potenziare e fortificare l'amore, potrà comprendere le parole che Dante scrive sulla porta del suo Inferno: fecemi… il Primo Amore.  Frontiere infernali della poesia

Dunque l'arte non è, in definitiva, che disprezzo dell'arte?

Giochiamo a perderci, da bambini. Giochiamo a perderci per tutta la vita. L'uomo conserva, nel suo essere più profondo, quest'ansia pura di eterno smarrimento. L'uomo gioca perché giocando perde; o può perdere qualcosa, e può perdere col gioco qualcosa di sé. L'uomo gioca perché perde; altrimenti non giocherebbe. Quando vuole vincere è per perdere ancora: per perdere ancora di più, e sempre. L'uomo cerca di perdersi, nel gioco come in tutto. E non sempre vi riesce.  La bellezza e le tenebre