Quando Gesù era fanciullo analfabeta o analfabeta come un fanciullo (ché analfabeta fu sempre: come fanciullo, come uomo e come Dio), quando era fanciullo, Gesù si smarrì e fu trovato nel tempio. Lì insegnava ai dottori della legge, dottori della legge scritta, della lettera legale (gli stessi che poi lo avrebbero crocifisso per questo: perché era analfabeta); lì insegnò loro la dottrina spirituale dell’ignoranza, che essi non ascoltarono e non intesero. Perciò, quando poi lo condannarono a morte come analfabeta, lo crocifissero letteralmente, cioè a piè della lettera o delle lettere, collocando sulla sua testa un cartello o insegna su cui il letterato Pilato fece scrivere appositamente: Io sono il Re dei Giudei; fece scrivere ciò per mostrare a tutti che avevano preso alla lettera le parole di Cristo e che lo avevano crocifisso prendendolo così, letteralmente. Sotto questo INRI letterale, Cristo rese lo spirito a Dio; dando un gran grido, dice l’apostolo: divinamente e umanamente analfabeta. Lo spirito muore sempre crocifisso a piè della lettera. Ma muore per resuscitare.
Il fanciullo analfabeta del tempio
Quotes per José Bergamín Gutiérrez
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