Il Festival di Sanremo?
Un inutile spettacolo canoro perfetto per la tv; o meglio un demenziale varietà televisivo, in cui quattro scalzacani travestiti da artisti, fanno da balia a grotteschi presentatori, ridicoli direttori artistici e a damigelle insignificanti. Ancor peggio vedere giornalisti prezzolati, sportivi ed attori del momento, rimpinguare il proprio portafoglio. Non è certamente un’iniziativa il cui scopo principale sia parlare di musica, questi parlano del contorno tiepido e insipido che trema intorno al piatto nel quale gli altri gozzovigliano come corvi affamati.
Son periodi difficili per la cultura, di questi tempi. Stiamo vivendo una sorta di oscurantismo culturale che sta facendo precipitare la nostra società in derive inquietanti. Eppure la cultura non è argomento da sottovalutare, e nemmeno da minimizzare, perché da essa dipende l’emancipazione sociale di un popolo. Purtroppo, proprio chi è preposto, a livello istituzionale, a promuovere, sostenere e preservare la cultura, pecca di latitanza, o ancor peggio di superficialità. Anzi, in taluni casi sono proprio le istituzioni ad essere artefici del degrado culturale che ci pervade in questo periodo. Sempre più spesso non sono neanche cattivi, ma incapaci.
E persistono nell’idea di essere nel giusto.
Un popolo che ignora la propria cultura è destinato a perdere la propria identità.
Benjamin Constant La verità e la menzogna. Dialogo sulla fondazione morale della politicaNon si sfidano più a duello, la violenza era ormai appannaggio delle istituzioni più che dei singoli individui, perfino la cara vecchia scazzottata era diventata barbarica, eppure loro amavano restare fedeli agli antichi codici di comportamento. Sentiva di conoscere nel profondo l'universo maschile, ma non riusciva a immaginare come sarebbe stato farne parte, trovarsi in una stanza di soli uomini, partecipare ai loro riti silenziosi di costrizione e redenzione.
Chad HarbachLa moda amplificò la cultura di massa, vestendo i giovani di un'uniformità che gridava ribellione e libertà
Umberto Eco La cultura di massaNoi italiani siamo come dei nani sulle spalle di un gigante, tutti. E il gigante è la cultura, una cultura antica che ci ha regalato una straordinaria, invisibile capacità di cogliere la complessità delle cose. Articolare i ragionamenti, tessere arte e scienza assieme, e questo è un capitale enorme. E per questa italianità c'è sempre posto a tavola per tutto il resto del mondo.
Renzo PianoKarma significa abitudine, preferenze, sistema di valori pre-costituiti. Nel divenire adulti impariamo un sistema di valori provenienti dalla cultura nella quale viviamo, con il quale valutiamo il mondo e facciamo delle scelte. Questo è karma, vivere secondo il karma.
Diversamente, il Bodhisattva vive secondo i voti. Il voto è come una calamita o una bussola che ci mostra la direzione verso il Buddha. I voti sono la direzione e anche la pratica del sedere in zazen dovrebbe essere basata sui voti.
Arthur Schopenauer Consigli sulla felicità
- La cultura come arma
Esplora l'importanza della cultura come strumento di resistenza e affermazione dell'identità nazionale secondo Frantz Fanon. Scopri come la cultura contrasta l'oppressione coloniale.
- Il ruolo della cultura nell'economia italiana
Analisi dei tagli alla cultura e all'istruzione in Italia, con riflessioni sulle dichiarazioni di politici come Tremonti e Sacconi e sul ruolo della cultura nell'economia.
- Il ruolo della cultura nella società
Il testo esplora come la cultura influisca sulla società, modellando valori, comportamenti e identità collettiva, e come essa sia fondamentale per la coesione sociale e il progresso.
- Perché difendere la cultura è vitale per il nostro futuro
Difendere la cultura è essenziale per evitare un futuro di superficialità. L'educazione e l'arte sono l'anima di un popolo e richiedono investimenti adeguati.
- La gioia interiore e la cultura come coltivazione di sé
La cultura come cura di sé e responsabilità è fondamentale per la crescita personale e la coscienza superiore, secondo la riflessione di Antonio Gramsci.
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