Le errate interpretazioni, i tentativi illegittimi di rivendicarlo a sé, hanno contribuito dopo la fine della seconda guerra mondiale al pregiudizio contro Nietzsche. Ma in questa autonoma rinuncia a interrogare Nietzsche si gettava via il bambino insieme all’acqua del bagno. Ciò ha provocato un grande spostamento di competenze. La Francia – così come Nietzsche si era augurato – è diventata di colpo la nazione dove lo si è compreso, dove personaggi non sospetti come Sarte e Camus hanno raccolto la sua eredità…alla Francia si è aggiunta l’Italia, il paese preferito di Nietzsche, dove oggi si trovano gli editori delle sue opere complete…oggiogiorno non hanno più credito le critiche che vedono in Nietzsche, più che un filosofo, un intelletto geniale e un artista dello stile. Troppo a fondo è inciso il suo nome nella tavola dei pensatori che hanno contribuito al progresso della storia. Ai classici interrogativi circa Dio, la libertà e l’immortalità egli ha dato risposte che per la forma e il contenuto non è lecito ignorare.
E il futuro? Secondo Nietzsche, nichilista estatico, il futuro non promette nulla per il principio speranza, con la sua fede banale nel crescente benessere dell’umanità: il futuro si è già dato da tempo in Eschilo, Leonardo o Beethoven.
Articoli simili
L’io e il tu: una commedia dell’amore
21/09/2023Diverso io, diverso tu, diverso chi, ma figuriamoci! Siccome e proprio perché, giammai è solo pensare ma, c’è sempre un io che pensa, l’osservatore si divide dall’osservato, credendo ci sia altro da sé, che pure c’è, peccato che proprio per ciò sia ignorato. E abbiamo il sintomo, cioè l’io così infilzato da Lacan, che muove…
Percorso di vita e percorso di pensiero
14/09/2023Non è necessario, scrive nel Mondo a un santo, di essere filosofo, come non è necessario che il filosofo sia santo: dire il contrario, sarebbe come sostenere che un bell’uomo debba di necessità essere un grande scultore, o che un grande scultore debba anche essere un bell’uomo.
L’ambivalenza e la forza dell’impellenza
07/09/2023Brutta bestia l’ambivalenza, circumnaviga altalenando, in questo mare di tutti e di nessuno che è la psiche. Nutrita dai sentimenti irrisolti che, restando tali, continuano a carburare, attraverso indebite proiezioni. La sua giustizia è la forza di quell’impellenza che sospinge da dentro, che si fa poi, ingiusta, portandosi fuori alla rinfusa, e per quanto si…
Ancora nessun commento