Il giardino dei ciliegiIn una lettera a suo fratello Nikolai, Anton Chekhov elenca le qualità della gente colta:

1. Rispettano la proprietà altrui e pagano i loro debiti;
2. Non fingono: si comportano per strada come a casa propria e non si vantano con i loro compagni più umili;
3. Non si denigrano per suscitare compassione;
4. Rimangono sempre nell’ombra tra la folla;
5. Se guadagnano pochi centesimi, non si pavoneggiano come se valessero centinaia di rubli e non si vantano di poter entrare dove gli altri non sono ammessi;
6. Rispettano la persona umana e sono sempre gentili, cortesi, educati e disposti a cedere agli altri;
7. Non balbettano né costringono nessuno ad ascoltare discorsi sconvenienti;
8. Quello di cui hai bisogno è lavorare costantemente, giorno e notte, leggere costantemente, studiare, esercitare la tua volontà.

Crediti
 Anton Pavlovič Čechov
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Quotes per Anton Pavlovič Čechov

Sono impiegata al municipio e odio, disprezzo tutto ciò che mi danno da fare… Ho già ventiquattro anni, lavoro da tanto tempo, mi si é inaridita la mente, sono dimagrita, imbruttita, invecchiata e niente, niente, nessuna soddisfazione, e il tempo passa e mi sembra di andar sempre più lontano dalla vita vera e bella, verso chissà quale precipizio. Sono disperata, disperata! E come faccio ad essere ancora viva, come ho fatto a non suicidarmi non lo capisco proprio…  Tre sorelle

Era quella in me invidia per la sua bellezza, o mi rincresceva che quella fanciulla non fosse mia e non sarebbe mai stata mia, e ch'io fossi per lei un estraneo, o sentivo confusamente che la sua rara beltà era casuale, non necessaria e, come tutto in terra, di breve durata, o, forse, la mia malinconia era quel particolare sentimento ch'è suscitato nell'uomo dalla contemplazione della vera bellezza?  Un giudice istruttore

Ti si accostano ghignando, ti guardano in cagnesco, ti squadrano, ti etichettano: «Questo, è uno psicopatico» oppure «Quello è un parolaio». E quando non sanno che etichetta appiccicarti in fronte, dicono: «È un uomo strano, proprio strano!» Amo le foreste: è strano. Non mangio carne: anche questo è strano. Un rapporto diretto, pulito, libero con la natura e con la gente non c'è più...  Zio Vanja

L'uomo è dotato d'intelligenza e di forza creativa per moltiplicare ciò che gli è dato, sinora però egli non ha creato, ma distrutto. Le foreste si fanno sempre più rade, i fiumi si seccano, la selvaggina si è estinta, il clima si è guastato, e di giorno in giorno la terra diventa sempre più povera e più brutta.  Zio Vanja

Forse solo in paradiso l'umanità vivrà per il presente; finora è sempre vissuta d'avvenire.