Il sapere non si compra, né si relativizza all’immediato: Sarebbe bene comprare libri, se insieme si potesse comprare il tempo per leggerli, ma di solito si scambia l’acquisto di libri per l’acquisizione del loro contenuto, spiega Schopenhauer.
La salvezza umana non avrebbe seguito neanche in caso di prosperità e benessere, in quanto in tale situazione prevarrebbe, comunque, l’avidità umana, sorretta dalla noia, e volta alla sopraffazione del prossimo. Nessuna fiducia, dunque, per l’umanità, meschina e codarda, come quegli articolisti che, con la scusa di non condizionare le masse e i recensori, lasciano anonimi i propri scritti per il terrore di assumersi le responsabilità e di sostenere le tesi esposte. Troppo spesso, nella vita, si resta condizionati dalla paura del giudizio del prossimo, dall’opinione altrui.
Il giudizio del prossimo
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