Il lupo e l'agnello
I mostri che si svegliano nell’ombra
con ghigni rabbiosi ed ululati
e stridore sinistro di catene
sono angeli ribelli all’oblio
bambini imbavagliati e allontanati
che vorrebbero giocare con noi.

In ginocchio allora cadrò
davanti alla materia oscura
alla mia essenza offuscata e lontana.
O mio angelo, mio fanciullino,
antimateria arcana, altra parte di me
che è nella luce e che io credo buia
in questo mio non-essere mortale,
che si incensa, in questo corpo
che credesi radioso!

Al tempo in cui viveva Caino con Abele
e insieme mangiavano il pane della gioia
e del dolore era la luce nelle tenebre
e l’ombra nella pancia del dio Sole.
Il tramonto e l’aurora marciavano insieme
come l’inizio e la fine, come Ippolito e Virbio,
Giano e Diana, come Adamo ed Eva,
il lupo e l’agnello in un solo respiro.

Crediti
 Franco Campegiani
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