Il mito della donna selvaggia
…quando illuminiamo una qualche parte della psiche, altrove si addensa una più profonda oscurità. E non si può lasciarla perdere.
La chiave, le domande, non possono essere nascoste o dimenticate. Le domande vanno poste e devono ricevere una risposta. Il lavoro più profondo è di solito il più buio. […] Non abbiate paura di indagare il peggio. Soltanto questo garantisce un aumento del potere dell’anima, grazie a introspezioni nuove e a opportunità di riesaminare in modo affatto nuovo la vita e il proprio Sé…
Clarissa Pinkola Estes “Donne che corrono con i lupi. Il mito della donna selvaggia”

Crediti
 Clarissa Pinkola Estés
 Donne che corrono con i lupi
  Il mito della donna selvaggia
 SchieleArt •   • 




Quotes per Clarissa Pinkola Estés

Mantenere dei segreti ci separa dall'inconscio. Là dove c'è un segreto infamante c'è sempre una zona morta nella psiche femminile, un luogo che non sente o non reagisce in modo opportuno agli eventi della propria e dell'altrui vita emotiva.

Antichi dissettori dicevano che l'orecchio può ascoltare a tre diversi livelli. Una diramazione, si diceva, ascoltava le conversazioni mondane. Una seconda apprendeva l'arte e il sapere. E la terza esisteva affinché l'Anima stessa potesse ascoltare la guida e acquisire conoscenze mentre si trovava sulla terra. Ascoltate dunque con l'Anima, perché questa è la missione delle storie.  Donne che corrono coi lupi

La donna sana assomiglia molto al lupo: robusta, piena di energia, di grande forza vitale, capace di dare la vita, pronta a difendere il territorio, inventiva, leale, errante. Eppure la separazione dalla natura selvaggia fa sì che la personalità della donna diventi povera, sottile, pallida, spettrale.