La «Cura», mentre stava attraversando un fiume, scorse del fango cretoso; pensierosa, ne raccolse un po’ e incominciò a dargli forma. Mentre era intenta a stabilire che cosa avesse fatto, intervenne Giove. La «Cura» lo pregò di infondere lo spirito a ciò che essa aveva fatto. Giove acconsentì volentieri.
Ma quando la Cura pretese di imporre il suo nome a ciò che aveva fatto, Giove glielo proibì e volle che fosse imposto il proprio. Mentre la «Cura» e Giove disputavano sul nome, intervenne anche la Terra, reclamando che a ciò che era stato fatto fosse imposto il proprio di nome, perché lei gli aveva dato una parte del proprio corpo.
I disputanti elessero Saturno a giudice. Il quale comunicò ai contendenti la seguente giusta decisione:
«Tu, Giove, che hai dato lo spirito, al momento della morte riceverai lo spirito; tu, Terra, che hai dato il corpo, riceverai il corpo. Ma poiché fu la Cura che per prima diede forma a questo essere, fin che esso vive sia la Cura a possederlo.
Per quanto concerne la controversia sul nome, si chiami homo perché è fatto di humus (Terra)».
Essere e tempo
Citazione nel libro di Hyginus - Fabulae
SchieleArt • Self portrait • 1914
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