Il mondo respinge CristoPasqua e la guerra: vogliamo prendere l’accostamento sul serio? Nelle Sacre scritture Gesù è definito il figlio di Dio, l’incarnazione della massima potenza e della più alta saggezza. Eppure il mondo respinge Cristo, il Dio che si è fatto uomo, uccidendolo sulla croce. Da questo evento, che è il momento fondante del cristianesimo, discende una visione del mondo tragica, in cui la forza dirompente del messaggio evangelico non esclude il conflitto con il potere politico e religioso, né – al limite – la guerra. Da quando è iniziata l’invasione dell’Ucraina da parte della Russia, Vito Mancuso ha interrogato insistentemente il pensiero teologico, alla ricerca di un orientamento etico e spirituale, giungendo a conclusioni dissonanti rispetto alla linea ufficiale della Chiesa. Io non penso, né scrivo, né parlo da cristiano: io penso, scrivo e parlo da uomo, poiché ho sempre considerato il cristianesimo un mezzo, non un fine.

E ha aggiunto: Obbedendo alla logica della pace a qualunque condizione, il mondo non avrebbe conosciuto nessun progresso. Sarebbe rimasto in mano al più forte. Né la libertà, né la democrazia, né i diritti umani si sarebbero mai affermati.

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 Vito Mancuso
  L'intervista completa a Vito Mancuso a cura di Nicola Mirenzi
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Quotes per Vito Mancuso

La pretesa di risolvere il discorso sulla vita e il suo senso in chiave scientista, e quindi di dichiarare chiuso il discorso su Dio e sul mondo spirituale perché non materialmente sperimentabili, appare come un'opzione a sua volta dettata dalla fede, da una particolare fede filosofica improntata al materialismo e al riduzionismo.

La società sta andando verso un declino, per non dire dirupo, ed è chiaro che la filosofia può aiutarci interiormente. Certo, in questo momento storico non è che con la filosofia, l'etica, la spiritualità, si riesca a cambiare il mondo esterno. È evidente che questo processo nel quale siamo inseriti non è facilmente trasformabile e chissà per quanto tempo dovremmo ancora sopportare questa situazione sempre più problematica. Però, la filosofia, l'etica, la spiritualità e la coltivazione della propria interiorità ci possono aiutare a non diventare noi stessi vittime di questa situazione.

Alla fine tutto sta qui. Occorre mantenere in vita lo spirito dell'infanzia, la forza primigenia con cui la natura ci ha generato. Il messaggio di questo libro è che la vita non tradisce, e a chi, a sua volta, non la tradisce, essa darà in premio sé stessa. Dice la sapienza di Israele: Chi pratica la giustizia si procura la vita (Proverbi 11,19). Basta solo essere giusti. Tutto qui, qualcosa di molto semplice, che ogni uomo vede da sé. Simplex sigillum veri.  L'anima e il suo destino

Non si è in trappola quando si hanno delle difficoltà o dei problemi, perché questa è la condizione pressoché normale del vivere, che non è quasi mai una vacanza; si è in trappola, piuttosto, quando la situazione in cui ci si trova è del tutto insostenibile e al contempo però qualunque ipotizzabile rimedio lo è altrettanto, forse anche di più. La trappola è tale perché non possiamo fare a meno di ciò che ci intrappola.  Non ti scordar di me

L'orgasmo è l'esperienza che più ci avvicina all'esplosione originaria da cui il mondo ebbe origine.


Riferimenti