Il nonsenso dell'esistenzaSoltanto ai confini della mostruosità esiste la vera profondità. I piani dell’anima umana sono infiniti. Bisogna soltanto saper camminare intrepidi sull’abisso: o si conquista la propria cima, o si perisce. Non sarà in ogni caso la vita grigia di quelli del gregge, che si accorge a malapena di esistere.
Quanto vi è di profondo è nato dalla disperazione estrema e dal dubbio.
Tutte le cose che facciamo, anche noi, non sono che modi diversi per camuffare ai nostri occhi il nonsenso ultimo dell’esistenza. Il fatto stesso di esistere è orribile: si fonda sul torto fatto ad altri, ai milioni di esistenze che periscono in noi in ogni istante (e che nascono, è vero, ma ad un identico tormento), affinché noi possiamo durare una miserabile frazione di tempo. La verità definitiva è che niente è ciò che dovrebbe essere e che tutto è immobilizzato in una anonima, lacrimevole, stantia e metafisica quotidianità.

Crediti
 Zdzisław Beksiński
 Insaziabilità
  Traduzione di Giovanna Brogi, Pietro Marchesano, Giovanni Pampiglione, Vera Petrelli, Barbara Wojciechowska
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