La trasformazione del federalismo russoMentre gli oligarchi venivano costretti ad accettare le nuove regole del Cremlino, esistevano nel Paese altri boiari. Erano i governatori degli oblast e dei kraj, potenti notabili eletti localmente che avevano trasformato la loro provincia in un feudo personale e trattenevano per sé, con vari pretesti, il gettito delle imposte locali. Questo federalismo russo risaliva all’epoca di El’cin e Putin attendeva da tempo l’occasione per restaurare il potere centrale. Decise di agire dopo l’attentato alla scuola di Beslan in Ossezia. Fra i due problemi, quello del terrorismo ceceno e quello delle autonomie locali, non esisteva alcuna relazione, ma il presidente russo capì che l’eliminazione dei governatori sarebbe stata più facilmente accettata se decisa in un momento in cui la società russa si sentiva minacciata. Il potere dello Stato russo ha bisogno di un forte consenso popolare, ma il consenso è tanto più forte quanto più il leader, nei momenti cruciali, dimostra di sapere agire con autorità e fermezza. Da allora i governatori sono soltanto prefetti nominati dal governo e, beninteso, scelti dal Cremlino. L’opinione pubblica approvò la sua politica.

Quelli che rimpiangevano le garanzie del sistema sovietico assistettero con piacere alla decapitazione degli oligarchi e furono lieti di constatare che il governo faceva una politica sociale più generosa e attenta alle loro esigenze. Quelli che temevano il terrorismo islamista e la nuova criminalità videro in Putin un salutare ritorno all’ordine. Mentre la nuova intelligencija deplorava lo stile autoritario del presidente uscito dal Kgb e sognava una democrazia occidentale, la grande massa dei russi salutava con piacere il nuovo Cremlino. La Russia è troppo grande e troppo scarsamente popolata per adattarsi felicemente a un sistema in cui si discute, si litiga, si fanno battaglie civili per la conquista di nuovi diritti e si accetta volentieri, per il gusto della libertà, quel margine di litigiosità e instabilità che è quasi sempre il prezzo della democrazia. La Russia è troppo patriottica e sospettosa del mondo esterno per non apprezzare lo stile di un leader che vuole riconquistare il prestigio del suo Paese nel mondo. Si danno voti a Putin in Russia per la stessa ragione per cui Gorbacëv, il «distruttore dell’Urss», nelle elezioni presidenziali del 1996 ebbe lo 0,52% dei suffragi.

Crediti
 Sergio Romano
 Putin e la ricostruzione della grande Russia
 Pinterest •   • 



Citazioni correlate

  • La rivitalizzazione del mito di Stalin ha varie basi, non solo quella comunista. Si tratta soprattutto di una sindrome da post-impero. Il grande impero è crollato: molte regioni che la Russia considerava sue si sono separate. Secondo la versione della propaganda, la grande Russia è stata umiliata. Da qui l'immagine del condottiero sotto la cui guida l'impero trionfava. Stalin, il grande imperatore, questo è il fondamento su cui si basa la riabilitazione del mito, è un archetipo importante nella coscienza collettiva dei miei compatrioti. Noi dobbiamo mostrare la vera faccia di quest'impero e il prezzo pagato dalla nostra gente per la sua grandezza.
     Georges Bernanos    Diario di un curato di campagna

  • La Russia postsovietica si erge come baluardo terrestre, usando la sua terra per opporsi alle élite talassocratiche che vogliono un mondo senza radici.
     Aldo Ferrari    La Russia postsovietica

  • L'autoritarismo e l'intolleranza sono per le folle sentimenti molto chiari, che esse sostengono tanto facilmente quanto facilmente li praticano. Le folle rispettano la forza e sono mediocremente impressionate dalla bontà, che è facilmente considerata come una forma di debolezza. Le loro simpatie non sono mai state per i padroni miti, bensì per i tiranni, che le hanno dominate con energia.
     Gustave Le Bon    Psicologia delle folle

  • Le infrastrutture terrestri sfidano il mare: le élite globali dominano il Rimland, ma Russia e Cina lo incrinano con alleanze che cambiano il destino.
     Parag Khanna    La geopolitica del XXI secolo

  • Gli Stati Uniti sono la talassocrazia che soffoca il mondo, ma la terraferma, con Russia e Cina, può spezzare il loro sogno di dominio eterno.
     Aleksandr Dugin    Geopolitica. Manuale della scienza delle civiltà

Tags correlati

  • Egon Schiele ⋯ Kneeling nude with raised hands self porttrait
    Pasifae e il paradigma della tecnica moderna

    Un'analisi filosofica che esplora la relazione tra l'uomo e la tecnologia attraverso il mito di Pasifae, evidenziando i rischi di un ritorno all'animalità e la complessa dinamica tra umano e animale nella storia e nella politica.

  • Massimo Gurnari
    Le banche psicopolitiche e l'accumulazione del capitale sociale

    Il testo esplora l'idea che le banche possano operare in ambiti non monetari, come politica e cultura, accumulando capitale psicopolitico e affetti sociali.

  • L'eudemonismo nella politica moderna
    L'eudemonismo nella politica moderna

    Analisi critica della retorica della felicità nella politica moderna, evidenziando come entrambe le fazioni politiche utilizzino l'eudemonismo per legittimare il proprio potere e controllare le masse.

  • L'illusione del tempo nella lotta sociale
    L'illusione del tempo nella lotta sociale

    La politica riformista e pacifista si basa su illusioni temporali, mentre il proletariato perde forza di fronte all'offensiva capitalista e alla divisione dei ruoli tra reazione e rivoluzione.

  • Rosanna Cecchet
    Estetica e politica

    Agamben esplora il legame tra estetica e politica, evidenziando come l'arte possa sfidare le strutture di potere e contribuire alla dignità umana.

Parole chiavi

  • Gehard Demetz ⋯ Scultura
    Soggettività e identità

    Agamben analizza come le strutture di potere influenzano la costruzione della soggettività e dell'identità, evidenziando l'importanza del riconoscimento e della dignità.

  • Resistenza e contro-narrazioni
    Resistenza e contro-narrazioni

    Il libro propone diverse strategie per contrastare il fascismo mainstream. Tra queste, la creazione di contro-narrazioni efficaci, l'educazione civica e l'utilizzo di tecnologie per arginare la diffusione della disinformazione. Senso Vila sottolinea l'importanza di costruire una resistenza culturale e politica per salvaguardare la democrazia.

  • Egon Schiele ⋯ Giovane ragazza seduta
    Il concetto di sacertà

    Agamben analizza il concetto di sacertà come esclusione dalla comunità, evidenziando la vulnerabilità di chi è privato dei diritti civili e politici.

  • AnnaO-Photography
    Benjamin e il messianismo

    Agamben riflette sul messianismo di Benjamin, esplorando come questo concetto possa offrire speranza e resistenza contro le ingiustizie contemporanee.

  • Politiche della memoria
    Politiche della memoria

    Agamben analizza le politiche della memoria, evidenziando come il ricordo del passato influisca sull'identità collettiva e sulla giustizia sociale.

Riferimenti