Mentre il Novecento è stato il secolo della relazione tra l’Essere e l’Altro, il Terzo Millennio si è aperto con il trionfo del motivo, insieme filosofico e psicoanalitico, di primato dell’uno senza l’altro.
E’ il tema del saggio collettivo L’uno perverso. L’uno senza l’altro: una perversione? contiene anche l’intervento di Alessandra Campo che, intervistata da Rai Filosofia durante la II edizione del Kum! Festival, manifestazione diretta da Massimo Recalcati, tenutasi dal 18 al 21 ottobre 2018 presso la Mole Vanvitelliana di Ancona, ci ha spiegato come nel motivo della rivendicazione dell’uno tutto solo di decostruire il primato della relazione, non si possa scorgere una fantasia perversa.
Tutto nasce dalla lettura di un testo di Deleuze in cui commenta il romanzo di Tournier e fa dell’isola deserta un paradigma del mondo senza altri, rivendicato come speranza, come terra promessa.
E’ possibile pensare ad uno tuto solo, ad un’isola deserta da tutti gli altri?
Si sta forse di rischiando di compromettersi con una fantasia perversa.
Deleuze rifiuta l'idea che il soggetto possa essere ridotto a una struttura fissa, insistendo sulla fluidità e l'impermanenza
Todd May Il pensiero di Gilles DeleuzeLa filosofia di Deleuze si fonda sulla molteplicità, dove ogni elemento è interconnesso senza mai giungere a una sintesi
Manuel DeLanda Il pensiero di DeleuzeDeleuze vede i poteri angosciarci, ma la gioia ci libera dal contagio dei tristi
Gilles Deleuze Spinoza: filosofia praticaC'è così in Michals un effetto Keaton, non tanto perché Michals si avvicini alla continuità del cinema quanto perché Keaton ha saputo giocare come nessuno con gli effetti di discontinuità corporea, da un piano all'altro come all'interno del piano. È dalla sua capacità di suscitare in questo modo un tempo puramente virtuale fra le sue fasi, un tempo che non tende verso l'illusione né veramente verso la durata ma piuttosto verso l'astrazione logica dei cicli e delle metamorfosi (ciò che Deleuze chiama i cristalli di tempo), che la sequenza tra le la sua forza magica, il suo ritmo così unico e così difficile da circoscrivere.
Raymond BellourIl pensiero di Deleuze invita a vedere la natura come un processo continuo, dove l'ordine e il caos non sono separati
Roberto Finzi La filosofia e la natura. Il pensiero di Deleuze e il nostro rapporto con il mondo
L’uno perverso. L’uno senza l’altro: una perversione? di Autori Vari
Questo saggio collettivo, pubblicato da Feltrinelli, indaga il tema del primato dell’uno senza l’altro nel contesto del Terzo Millennio. Attraverso contributi di filosofi e psicoanalisti, tra cui Alessandra Campo, il testo esplora la possibilità di un’esistenza isolata come utopia o perversione, ispirandosi a Deleuze e Tournier. Presentato al Kum! Festival del 2018, offre una riflessione profonda sulla relazione tra individuo e alterità.
Differenza e ripetizione di Gilles Deleuze
Opera fondamentale di Deleuze, pubblicata nel 1968, che ridefinisce i concetti di differenza e identità. Attraverso un approccio filosofico innovativo, il libro analizza come l’individuo possa emergere senza il riferimento all’altro, tema ripreso nell’interpretazione di Tournier. È un testo complesso che intreccia metafisica e psicoanalisi, essenziale per comprendere le basi teoriche de L’uno perverso.
Venerdì o il limbo del Pacifico di Michel Tournier
Romanzo del 1967 che rivisita il mito di Robinson Crusoe, esplorando l’isolamento su un’isola deserta. Tournier trasforma l’assenza dell’altro in una condizione esistenziale e simbolica, che Deleuze interpreta come paradigma di un mondo senza relazioni. Il libro unisce narrativa e filosofia, offrendo una prospettiva unica sul tema dell’uno solitario.
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