Gli insegnanti di disegno terrorizzavano l’occhio e rendevano la mano impacciata, quelli di canto inibivano la voce, gli insegnanti di geografia rendevano il mondo uniforme e arido, gli insegnanti di religione chiudevano lo spirito alla meraviglia. Faceva eccezione il signor Taylor, il quale insegnava musica senza troppo entusiasmo perché il suo vero interesse era mettere su le recite scolastiche.
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Un giorno stava chiacchierando con noi quando all’improvviso si girò verso di me e mi chiese: Perché il fattore comune a tutte le arti è il ritmo?
Ora mi rendo conto che, delle migliaia di parole di critica, esortazione e indirizzo morale, pronunciate dai miei insegnanti, riesco a ricordare soltanto questa singola frase.
È un quesito che ancora mi dà filo da torcere e se questo è tutto ciò che mi hanno lasciato le tante scuole che ho frequentato, allora sono stato ben ripagato. Mi rese consapevole che il movimento dell’occhio che scorre davanti a un dipinto o alle volte e alle arcate di una grande cattedrale è legato ai salti e alle giravolte di un danzatore e alla pulsazione della musica. Il quesito è allora inesauribile: che cos’è che dà a un’opera d’arte il suo tempo e che cosa nella vita può dare alla successione informe dei movimenti il suo battito e il suo flusso veri?
La menzogna dietro ogni ideale ⋯
Non trovate che una delle sciocchezze tipiche dell'umanità è che un uomo che ha una vita sola la possa perdere per un'idea? Non c'è ideale al quale possiamo sacrificarci, perché di tutti noi conosciamo le menzogne, noi che non sappiamo che cosa sia la verità. L'esito vittorioso di una rivoluzione rimane tale per mezzo di metodi sconosciuti a quelli che l'hanno realizzata. E a volte persino attraverso sentimenti che sono altrettanto sconosciuti.
André Malraux La condizione umana
Esistenzialismo, Romanzo, FilosofiaSo chi ero ma sono cambiata più volte ⋯
E tu chi sei? - domandò il Bruco. […] Intimidita, Alice rispose: Io – a questo punto quasi non lo so più, signore – o meglio, so chi ero stamattina quando mi sono alzata, ma da allora credo di essere cambiata più di una volta.
Lewis Carroll Alice nel paese delle meraviglie
Letteratura per l'infanzia, Nonsense, RomanzoLa dissolvenza del dolore giovanile ⋯
Che resta di tutto il dolore che abbiamo creduto di soffrire da giovani? Niente, neppure una reminiscenza. Il peggio, una volta sperimentato, si riduce col tempo a un risolino di stupore, di essercela tanto presa per così poco, e anch'io ho creduto fatale quando si è poi rivelato letale solo per la noia che mi viene a pensarci. A pezzi o interi, non si continua a vivere ugualmente scissi? E le angosce di un tempo ci appaiono come mondi talmente lontani da noi, oggi, che ci sembra inverosimile aver potuto abitarli in passato.
Aldo Busi Seminario sulla gioventù
Romanzo di formazione, Letteratura contemporanea, AutofictionIl prezzo della selezione eugenetica ⋯
A Sparta il figlio se era deforme e poco prestante veniva gettato dal baratro del monte Taigeto, poiché né per sé stesso né per la città era meglio che vivesse. Di tutte le città della Grecia, Sparta è l'unica a non aver lasciato all'Umanità né uno scienziato, né un artista e nemmeno un segno della sua grande potenza. Forse gli spartani, senza saperlo, eliminando i loro neonati malati o troppo fragili, hanno ucciso i loro musicisti, i loro poeti, i loro filosofi.
Jerome Lejeune Il primo dei diritti dell'uomo
Genetica, Bioetica, SaggisticaIl vero come essenza completa ⋯
Il vero è l'intiero, l'essenza che si completa mediante il suo sviluppo.
Georg Wilhelm Hegel Enciclopedia delle scienze filosofiche in compendio
Idealismo tedesco, Filosofia, Sistema filosofico
Lettera a una professoressa di Scuola di Barbiana
Questo libro è un atto d’accusa potente e collettivo contro un sistema scolastico che emargina i più deboli e fallisce nella sua missione educativa. Scritto dagli allievi di Don Milani, il testo critica una didattica che, come nel racconto, rende arido il sapere e non riesce a suscitare interesse. È una riflessione fondamentale sulla necessità di una scuola che non si limiti a trasmettere nozioni, ma che ponga domande vitali e fornisca gli strumenti per comprendere il mondo e trovare il proprio posto in esso.
Lo Zen e l’arte della manutenzione della motocicletta di Robert M. Pirsig
Un viaggio in motocicletta attraverso l’America diventa un’indagine filosofica sulla natura della Qualità. L’autore cerca di riconciliare la visione romantica e quella classica del mondo, la tecnologia e l’arte. Il libro risuona con il testo analizzato nella ricerca di un principio unificante, un ritmo o un battito che dia senso sia al lavoro manuale che alla vita stessa. È un’esplorazione profonda su come trovare significato e bellezza nelle azioni quotidiane, superando la dicotomia tra tecnica e spirito.
L’occhio e lo spirito di Maurice Merleau-Ponty
In questo saggio, il filosofo esplora l’essenza della pittura, sostenendo che l’arte non è una semplice riproduzione ma un’interrogazione del mondo attraverso il corpo. Il pittore presta il suo corpo al mondo per trasformarlo in pittura. Questa idea si lega perfettamente alla consapevolezza del narratore che il movimento dell’occhio e il gesto del danzatore condividono lo stesso ritmo. Merleau-Ponty rivela come tutte le arti nascano da un’esperienza corporea e percettiva, un battito comune che precede ogni intellettualismo.
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