Chagall e il viaggio verso VitebskMarc Chagall salí su un treno alla stazione di Berlino. Era il 15 giugno del 1914. Un paio di giorni prima aveva provato la vertiginosa emozione di assistere all’inaugurazione della sua prima mostra personale. Solo i suoi quadri. Solo i suoi colori. I suoi pensieri. Di fronte a tutti, alla galleria Der Sturm di Herwarth Walden a Potsdamer Strasse. Un paio di giorni prima era partito da Parigi carico di quaranta pitture e centosessanta acquarelli. E, per andare verso Vitebsk, verso la meta lontana che era la sua destinazione, li aveva lasciati a quel mercante d’arte tedesco che lo aveva invitato con tanto entusiasmo. La ragione ufficiale della partenza, la ragione per cui avrebbe attraversato quella grande porzione di Europa centrale che conduce agli spazi remoti e silenti della Russia, per arrivare fino alla cittadina dove era nato, era il matrimonio di sua sorella Aniuta. Ma in realtà quel viaggio rappresentava per lui una prova decisiva. Quel viaggio gli serviva a capire se era ancora in grado di far accadere un futuro che altrimenti non sarebbe più accaduto.

Crediti
 Federico Pace
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Quotes casuali

Il ruolo dei periodi di declino è di mettere a nudo una civiltà, di smascherarla, di spogliarla delle sue seduzioni e dell'arroganza legata alle sue realizzazioni. Essa potrà così discernere quanto valeva e vale, e quanto vi era di illusorio nei suoi sforzi e nelle sue convulsioni. Nella misura in cui si staccherà dalle finzioni che le assicurarono la fama, farà un passo considerevole verso la conoscenza.Emil Cioran
Squartamento
«Quanto doveva rimordere la coscienza una volta! che buoni denti aveva! — E ora? cos'è che le manca?» — Questione da dentista.Friedrich Nietzsche
Più decisioni prendi, più bravo diventerai nel prenderle.Anthony Robbins

Riferimenti