Il ruolo della legge causale nelle rappresentazioniKant dice nello stesso luogo che una rappresentazione mostra realtà oggettiva (cioè si distingue dalle mere fantasie) soltanto per il fatto che noi riconosciamo il suo collegamento necessario e sottoposto a una regola (la legge causale) con altre rappresentazioni e il suo posto in un ordine determinato del rapporto temporale delle nostre rappresentazioni. Ma come sono poche le rappresentazioni di cui conosciamo il posto loro assegnato dalla legge causale nella serie delle cause e degli effetti! E tuttavia siamo sempre in grado di distinguere quelle oggettive dalle soggettive, gli oggetti reali dalle fantasie. Nel sonno, in cui il cervello è isolato dal sistema nervoso periferico e quindi dalle impressioni esterne, non possiamo fare tale distinzione, perciò, mentre sogniamo, prendiamo i fantasmi per persone reali, e soltanto al risveglio, ossia col ritorno della sensibilità nervosa e quindi del mondo esterno nella coscienza, riconosciamo l’errore, sebbene anche nel sogno, finché non si interrompe, la legge di causalità mantenga il suo diritto.

Crediti
 Arthur Schopenhauer
 Sulla quadruplice radice del principio di ragione sufficiente
 Pinterest • Amedeo Modigliani  • 



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