Il mare della vita ci conduce al naufragio, questo è sicuro, ma se questo naufragare rappresenterà la fine di tutto o l’inizio di qualcos’altro è destinato a rimanere precluso alla nostra conoscenza qui e ora. Tale ignoranza sul nostro destino può generare ansia e paura, ma può essere anche una specie di balsamo nella misura in cui si accetta di confluire senza pretese nell’immenso mare del processo cosmico deponendo ogni volontà di controllo e di rassicurazione, come nella celebre chiusa dell’Infinito: «Così tra questa immensità / s’annega il pensier mio: / e il naufragar m’è dolce in questo mare».
Ma come annotava Hannah Arendt, «negli uomini esiste un’inclinazione, forse un bisogno, a pensare al di là dei limiti della conoscenza». Ed è da questa inclinazione-bisogno che nasce la terza domanda kantiana su che cosa sia lecito sperare. C’è spazio per una speranza legittima che non tradisca la ragione e che insieme preservi dal cinismo di chi ritiene la vita solo una lotta spietata senza altro senso che la temporanea sopravvivenza?
- La bellezza di maturare
Riflessione sulla bellezza di crescere: la vita come accumulo di sapere ed esperienza, con il rimpianto di perderla alla morte, nonostante la saggezza acquisita.
- Un presagio espressionista tra terra e cielo
Analisi di *Paesaggio con Corvi* di Egon Schiele, un'opera che esplora la ciclicità della vita, il legame uomo-natura e la transitorietà dell'esistenza attraverso uno stile espressionista.
- Il primato dell'uno nel Terzo Millennio
Analisi del saggio L'uno perverso: il primato dell'uno senza l'altro nel Terzo Millennio, tra filosofia e psicoanalisi, con riflessioni di Deleuze e Tournier.
- Educazione per un nuovo umanesimo
Analisi critica su umanesimo e scienza in Italia: poca lettura e rigore fattuale pesano sulla cultura. Serve più scuola, matematica e filosofia per un futuro migliore.
- Un'elegia crepuscolare sulla caducità dell'esistenza
Sole al Tramonto di Schiele: un'allegoria espressionista sulla caducità della vita e la natura.
L’essere e il nulla di Jean-Paul Sartre
Un’opera cardine dell’esistenzialismo, Sartre esplora l’esistenza umana in relazione al nulla, l’angoscia e la libertà. L’uomo è condannato a essere libero, e questa libertà crea un costante conflitto tra l’essere e il dover diventare. Il naufragio, in questo senso, rappresenta la crisi dell’esistenza e il confronto con il nulla.
La vita autentica di Vito Mancuso
Mancuso riflette sul significato della vita e della morte, toccando temi come il destino umano e la ricerca di autenticità. Il libro esplora l’accettazione della vita e della morte come parte del ciclo naturale e come la speranza possa offrire un senso a queste esperienze.
Il mondo come volontà e rappresentazione di Arthur Schopenhauer
Schopenhauer sviluppa la sua visione pessimistica del mondo, dove la volontà domina l’esistenza umana in una continua lotta. Il libro sottolinea l’importanza di accettare il destino, simile al concetto del naufragio nel testo analizzato, come inevitabile e ineludibile.
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