Ognuno ha i suoi morti. Nonni, genitori, amici, fratelli. Vi sono esseri umani a cui è dato di vivere la morte di un figlio, e non esiste dolore più grande. E al cospetto dei morti, di fronte ai quali non si può mentire, pongo la questione della verità: è un bene o un male che essi ci siano stati, che siano vissuti, che siano apparsi in questo mondo? Se alla fine comunque si deve morire, è meglio nascere o non nascere, essere stati o non essere mai stati, essere o non essere? E poi mi chiedo che fine hanno fatto, loro, proprio loro, ognuno diverso dall’altro, irripetibile, con la sua voce, il suo sorriso, la luce singolare degli occhi. Li potrei descrivere tutti, uno a uno, i miei morti, come ognuno potrebbe descrivere i suoi, perché sono dentro di noi e niente mai ci separerà da loro. Ma che cos’è vero, alla fine, per me e per loro, di questa vita che se ne va, nessuno sa dove? Rispondere a questa domanda significa parlare di Dio. Di Dio in quanto fondamento e direzione dell’essere, principio e porto di tutte le cose.
Esiste una presenza che va al di là della materia. Esiste una presenza che è più preziosa della materia. C’è una dimensione più profonda, c’è un’energia immateriale che in noi si manifesta come anima. E in questa dimensione gli assenti non sono assenti.
La morte di Ivan Il’ič di Lev Tolstoj
Un’opera che esplora l’esperienza della morte di un uomo comune, Ivan Il’ič, che durante la sua agonia riflette su una vita interamente votata ai valori sociali e materiali. La sofferenza e l’approssimarsi della fine lo portano a un percorso interiore in cui scopre la vera essenza dell’esistenza.
L’essere e il nulla di Jean-Paul Sartre
Questo saggio filosofico affronta il tema dell’esistenza, dell’essere e del nulla, esplorando l’esperienza dell’individuo e della libertà in un universo privo di senso intrinseco. Sartre si interroga sul significato dell’esistere e sul ruolo della consapevolezza nella costruzione della nostra realtà.
Lettere a un amico sulla condizione umana di Viktor E. Frankl
Frankl riflette sul significato della vita di fronte al dolore e alla morte. Fondatore della logoterapia, Frankl discute di come la sofferenza possa contribuire a trovare un senso profondo nell’esistenza umana, anche di fronte alla perdita.
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