Il significato dell'essere tra vita e morteOgnuno ha i suoi morti. Nonni, genitori, amici, fratelli. Vi sono esseri umani a cui è dato di vivere la morte di un figlio, e non esiste dolore più grande. E al cospetto dei morti, di fronte ai quali non si può mentire, pongo la questione della verità: è un bene o un male che essi ci siano stati, che siano vissuti, che siano apparsi in questo mondo? Se alla fine comunque si deve morire, è meglio nascere o non nascere, essere stati o non essere mai stati, essere o non essere? E poi mi chiedo che fine hanno fatto, loro, proprio loro, ognuno diverso dall’altro, irripetibile, con la sua voce, il suo sorriso, la luce singolare degli occhi. Li potrei descrivere tutti, uno a uno, i miei morti, come ognuno potrebbe descrivere i suoi, perché sono dentro di noi e niente mai ci separerà da loro. Ma che cos’è vero, alla fine, per me e per loro, di questa vita che se ne va, nessuno sa dove? Rispondere a questa domanda significa parlare di Dio. Di Dio in quanto fondamento e direzione dell’essere, principio e porto di tutte le cose.
Esiste una presenza che va al di là della materia. Esiste una presenza che è più preziosa della materia. C’è una dimensione più profonda, c’è un’energia immateriale che in noi si manifesta come anima. E in questa dimensione gli assenti non sono assenti.

Crediti
 Vito Mancuso
 SchieleArt •   • 




Quotes per Vito Mancuso

Autenticità significa trovare la propria voce nel caos dell'esistenza.  La vita autentica

Si esce dalla trappola trovando qualcosa da amare. E si ama quando si considera qualcosa o qualcuno più importante di sé, perché la condizione imprescindibile, sine qua non, dell'amore è la passività, la subordinazione, il servizio; esattamente il contrario della volontà di potenza. Noi siamo istintivamente volontà di potenza o cupiditas, ma, rimanendo tali, siamo in trappola; usciamo dalla trappola solo se la nostra volontà di potenza si trasforma in volontà di relazione. Solo se la cupiditas diviene amor.  Non ti manchi mai la gioia

Ognuno di noi è e diventa ciò che guarda, ciò che attualizza, ciò che focalizza, ciò che pensa. In altre parole: il senso della tua vita dipende da te. Sono le tue scelte e le tue abitudini a renderti possibile l'esperienza o meno del senso. Per questo il Buddha affermava: «Qualunque cosa un monaco frequentemente pensi e consideri, quella diventerà l'inclinazione della sua mente». La stessa cosa sosteneva Gesù: «Dov'è il tuo tesoro, là sarà anche il tuo cuore».  A proposito del senso della vita

Non c'è prima Dio (soggetto) e poi l'ideale (predicato); no, prima c'è l'ideale, che è il vero e proprio soggetto e che assume una tale importanza per l'esistenza da rivestire il ruolo assoluto per descrivere il quale la mente umana coniò come predicato il concetto di Dio. In altri termini, non tanto: «Dio è amore», cioè prima Dio e poi l'ideale; quanto piuttosto: «L'amore è Dio», o anche: «L'amore è un Dio», cioè prima l'ideale e poi il concetto di Dio quale predicato che ne connota l'importanza suprema.  Non ti manchi mai la gioia

L'orgasmo è l'esperienza che più ci avvicina all'esplosione originaria da cui il mondo ebbe origine.


Riferimenti