Egon Schiele ⋯
Se potessi essere di carne, credo che solo una cosa cercherei immediatamente: l’amore. Non so se saprei riconoscerlo, però. Ricordo i baci della mamma e perfino il calore liquido dentro la sua pancia, prima ancora che fra le sue braccia. Lo ricordo, perché è l’unico fuoco della mia breve vita. E poi le tue carezze, caro Nanaqui. Le carezze di un bimbo che cercava una sorella con cui giocare a nascondere le paure. Da proteggere e da cui farsi proteggere. Com’è stato amare, Antonin? Era come giocare a rincorrersi o giocare a mosca cieca? Si sentivano i crampi allo stomaco, come quando si ha tanta fame? E quando poi l’amore si perde, piangevi come quando la mamma scompariva? Eccomi qui, condannata a un’eterna mancanza. È il suo esser piena di così tante cose che la rende irresistibile. Tu puoi capirmi. Lo sento benissimo anch’io, come lo sentivi tu, Nanaqui, che l’amore è uno stupore incantevole. Il più incantevole che esista al mondo. E allora parliamo dell’unica volta che quel prodigio, immenso come l’universo, bussò alla grande porta della tua anima, travolgendoti di meraviglia e speranza. Apparve come una dea di guarigione dei tuoi tormenti e delle tue sofferenze: Gènica Athanasiou. Un amore di attrice. Il più grande spettacolo del tuo cuore…

Crediti
 Antonin Artaud
 SchieleArt •   • 




Quotes per Antonin Artaud

Dilatare il corpo della mia notte interiore,
Del nulla interiore
Del mio io
Che è notte
Nulla,
Opacità,
Ma che è esplosiva affermazione
Che esiste
Qualcosa
A cui fare posto: il mio corpo.

Da una premeditazione del non-essere
da un criminale incitamento del può essere,
è venuta la realtà,
come dal caso che la fornicava.

L'Amore che è una forza non va senza la Volontà.

Il pubblico, anche se ritiene vero ciò che è falso, ha il senso del vero e risponde sempre quando glielo si presenta. Oggi però non è più sulla scena che dobbiamo cercare il vero, ma per strada.

Ciò che differenzia i pagani da noi, è che all'origine di tutte le loro credenze vi è un terribile sforzo per non pensare in quanto uomini, per mantenere il contatto con l'intera creazione, cioè con la divinità.