Egon SchielePoco tempo fa sono stato all’esposizione su Modigliani. È curioso, ci sono davvero dei Modigliani di cui si ha quasi l’impressione… Ce ne sono di ammirevoli, di prodigiosi, ma è un pittore, non saprei.. Perdonatemi, mi sento un po’ in imbarazzo, ma è come se ci fossero dei Modigliani che erano, in fin dei conti, frutto di un eccesso di talento o di un eccesso di facilità. Per fortuna Cézanne non aveva alcun talento. A che cosa l’ha condotto la sua lotta contro il cliché? Le pagine di Lawrence sono molto belle. Alla fine, dice: in che cosa è riuscito Cézanne? E poi arriva questa formula molto bella di Lawrence. Dice: sí, infine ha compreso pittoricamente il fatto. Ciò che ha colto, ciò che ha dato alla pittura, è il fatto della mela. Ha compreso la mela. Mai nessuno prima di lui aveva capito una mela in questa maniera. Che cosa vuol dire: comprendere in quanto dipingere? Comprendere una mela vuol dire realizzarla come fatto, è ciò che Lawrence chiama il carattere melesco della mela. Ecco ciò che Cézanne ha saputo dipingere. Al termine di quale lotta contro il cliché, di quale ricerca di cui Cézanne non era mai soddisfatto? Di contro, dice: i paesaggi vanno meno be-ne, qualunque sia la loro bellezza. Dice: il problema di Cézanne era che, se aveva compreso cosí bene il carattere melesco della mela, non aveva compreso altrettanto bene, per esempio, il carattere donnesco delle donne. Sí, questa pagina meravigliosa dove Lawrence dice: le sue donne le ha dipinte come delle mele ed è in questo modo che ne esce. La signora Cézanne è una specie di mela. Questo non vuol dire che non siano dei quadri geniali. Lawrence dice: se alla fine della sua vita un pittore può dire, come fa Cézanne, ho compreso la mela e uno o due vasi, si tratta già di un risultato formidabile.




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 Gilles Deleuze
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