La nostra ragione non può assolutamente trovare il vero se non dubitando; ella si allontana dal vero ogni volta che giudica con certezza; e non solo il dubbio giova a scoprire il vero, ma il vero consiste essenzialmente nel dubbio, e chi dubita sa, e sa il più che si possa sapere.Giacomo Leopardi
Identificare le Razze - le Culture - gli Dei a Campi d'Intensità sul Corpo Senza Organi
Il teatro della crudeltà, non possiamo separarlo dalla lotta contro la nostra cultura, dall’affrontarsi delle razze e dalla grande migrazione di Artaud verso il Messico, le sue potenze e le sue religioni: le individuazioni non si producono che in campi di forze espressamente definiti da vibrazioni intensive, e che non animano personaggi crudeli se non come organi indotti, pezzi di macchine desideranti (i manichini). Una stagione all’inferno come scinderla dalla denuncia delle famiglie d’Europa, dall’appello a distruzioni che non arrivano abbastanza presto, dall’ammirazione per il forzato, dall’intenso varcare soglie della storia, dalla prodigiosa migrazione, dal divenir-donna, divenir scandivo e mongolo, dallo spostamento di razze e continenti, dal sentimento d’intensità bruta che presiede al delirio come all’allucinazione, e soprattutto dalla volontà deliberata, ostinata, materiale di essere di razza inferiore fin dall’origine dei tempi : Ho conosciuto ogni figlio di famiglia,…non sono mai stato di questo popolo, non sono mai stato cristiano,… sì, ho gli occhi chiusi alla vostra luce. Sono una bestia, un negro… E Zaratustra, lo si può forse dissociare dalla grande politica e dall’animazione delle razze che fa dire a Nietzsche: non sono un tedesco, sono un polacco. Anche qui le individuazioni non avvengono se non in complessi di forze che determinano le persone come altrettanti stati intensivi incarnati in un criminale, e che non cessano di varcare una soglia distruggendo l’unità artificiale d’una famiglia e d’un io: Sono Prado, sono il padre di Prado, oso dire che sono Lesseps: volevo dare ai miei parigini che amo una nuova nozione, quella d’un criminale onesto. Sono Chambige, altro criminale onesto… Ciò che è spiacevole e turba la mia modestia, è che, in fondo, ogni nome della storia sono io. Non si tratta mai tuttavia di identificarsi a personaggi, come a torto si dice di un pazzo che crede di essere…. Si tratta di tutt’altro: identificare le razze, le culture, gli dei a campi d’intensità sul corpo senza organi, identificare i personaggi a stati che riempiono questi campi, a affetti che balenano e attraversano questi campi. Donde il ruolo dei nomi, nella loro magia propria: non c’è un io che si identifica a razze, popoli, persone, su una scena della rappresentazione, ma nomi propri che identificano razze, popoli e persone a regioni, soglie o effetti in una produzione di quantità intensive. La teoria dei nomi propri non deve concepirsi in termini di rappresentazione, poiché rinvia alla classe degli effetti: questi non sono una semplice dipendenza da cause, ma il riempimento d’un campo, l’effettuazione di un sistema di segni. Lo si riscontra bene in fisica ove i nomi propri designano effetti di tal sorta in campi di potenziali (effetto Joule, effetto Seebeck, effetto Kelvin). Per la storia è come per la fisica: un effetto Giovanna d’Arco, un effetto Eliogabalo – tutti i nomi della storia, e non il nome del padre.

Crediti
 Autori Vari
 l'Antiedipo
  Gilles Deleuze e Félix Guattari
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Quotes per Autori Vari

Se si fosse indetto un referendum agli inizi del 900 per autorizzare un'invenzione che avrebbe portato (solo negli Usa) 50.000 morti l'anno, due milioni di feriti, 20.000 miliardi di danni economici, caos nelle città, decadenza dei centri urbani, distruzione dei trasporti pubblici, inquinamento, con conseguente morte di milioni di persone per cancro ai polmoni, infarto e trasformazione di milioni di ettari coltivati in un mare d'asfalto, avremmo tutti detto 'no'! E così, l'automobile non avrebbe visto l'alba.  Da un articolo della rivista 'Life'

E se la verità fosse solo un modo giusto di far combaciare cose già accadute? La verità come un inizio e una fine, forse un cerchio, ma molti non lo percorrono completamente, quindi vedono solo una parte; e le parti che vedono, vengono fatte combaciare mentalmente, divenendo così credenza-verità, quando poi non è stilata, perché allora ciò che abbiamo è addirittura una teoria.

Tra due persone accade che talvolta, molto raramente, nasca un mondo. Questo mondo è poi la loro patria, era comunque l'unica patria che noi eravamo disposti a riconoscere. Un minuscolo microcosmo, in cui ci si può sempre salvare dal mondo che crolla.

Durante la guerra, l'arte diventa una forma di resistenza e di espressione  Art in the Time of War

Mai scambiare la comprensione e la magnanimità con la debolezza. Queste sono infatti la massima rappresentazione di un cuore puro, di una chiarezza superiore e di una grande forza nascosta.